Alla televisione c’è Sanremo, non certo perché il gruppo sia un appassionato della competizione canora ma, riassume alla perfezione Nur, collaboratore di Greg: «È divertente guardare il Festival per poterlo poi massacrare». E le critiche non si fanno certo attendere, le più graffianti sono quelle del padrone di casa: «Malika Ayane ha un solo problema: canta», «Bianca Balti sembra un incrocio tra un fauno e Avatar», «Le canzonette retoriche di Cristicchi e Silvestri sono imbarazzanti», e ancora: «I Modà sono la bella copia dei Negramaro», salvo poi aggiungere: «I Negramaro sono davvero tremendi». «Quando ero piccolo seguivo Sanremo – racconta – ora lo trovo inguardabile.
Il Festival in passato aveva una valenza popolare, rispecchiava l’Italia. Oggi la rispecchia ancora, ma il paese deve essere peggiorato molto. Uno spettacolo buonista con un Fazio e una Littizzetto improponibili». Una stroncatura netta, anche se il caustico Greg riesce alla fine a salvare qualcosa: «Sicuramente Elio, la sua esibizione è stato il momento più intelligente di Sanremo. Poi ho trovato molto gradevole Annalisa e continuo ad apprezzare Max Gazzè, ha sempre proposte interessanti». Intanto, la competizione arriva al suo epilogo: Marco Mengoni è il vincitore del Festival. Tra le battute taglienti dei suoi ospiti, il commento finale di Greg: «Sanremo è finito, mi sento come quando terminano i mondiali di calcio. Con la differenza che i mondiali tornano dopo quattro anni, Sanremo il prossimo anno è di nuovo lì».
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