Ron: «Adoro le isole Tremiti, me le ha fatte conoscere Lucio Dalla»

Ron
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Martedì 14 Agosto 2012, 16:50 - Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 14:05
LA MADDALENA (OT) - Guarda le sue rughe e si piace Ron, nome d’arte di Rosalino Cellamare, uno dei maggiori cantautori italiani che ama mangiare cucina locale e tornare nei luoghi che lo fanno sentire bene. Dove?
«C’è una regione che è un po’ anche mia, visto che mio nonno paterno era di Trani, ogni volta che ci torno, mi sento in pace. Non è un caso se la Puglia mi ha ispirato «Anima». Adoro anche le isole Tremiti: selvagge, me le ha fatte conoscere Lucio Dalla nel 1971. Se devo scrivere, cerco il silenzio, che trovo a Livigno (So), un posto freddissimo dove ti senti «sospeso», in una strada di mezzo. Lì, da anni, affitto una baita del Settecento dove vado a scrivere. Una volta, mi ha travolto una slavina. Me ne sono accorto quando ho sentito i soccorritori che chiedevano “ci siete ancora?” e io che, vedendo fuori bianco, pensavo fosse la nebbia! Poi la Sicilia dove mi sento molto «voluto bene», come dicono i siciliani con cui ho un feeling particolare, sin da quando ho iniziato la mia carriera. Ci ho passato molto tempo in vacanza e ho fatto tanti ritiri a Noto, vicino Siracusa, piuttosto che a Milo sulle pendici del vulcano siciliano da Lucio».



Una conoscenza approfondita quella di Ron e l'Italia, «eppure continuo a scoprirla ancora, quando sono in tour e canto. Riconosco l’umore della gente, che è cambiata molto in questi anni. Oggi c’è un’attenzione all’ascolto molto più forte. C’è un’Italia migliore, meno distratta e più curiosa, che ha coraggio da vendere. Sono questi gli italiani che, a prescindere da chi ci mette «in croce», sanno emergere. D’altronde siamo sempre stai dei vincitori e lo saremo sempre». Ron è impegnato nel nuovo tour che si concluderà a Francavilla Fontana (BR) il 15 settembre, dopo essersi esibito anche al Ravello Festival (12 agosto) nello spettacolo «Accordi e Ricordi», con la partecipazione di Lina Sastri e gli interventi artistici di Mimmo Palladino. In attesa che a ottobre esca il nuovo lavoro discografico.


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