Regionali, in Piemonte vince Chiamparino: «Governeremo senza alchimie»

Regionali, in Piemonte vince Chiamparino: «Governeremo senza alchimie»
di Sara Settembrino
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Martedì 27 Maggio 2014, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 08:38

TORINO - un plebiscito in Piemonte per Sergio Chiamparino: il candidato del centro sinistra sfiora il 47 per cento dei voti e doppia gli avversari di M5S e del centro destra. Lui, che poco dopo le 18 arriva a piedi all’appuntamento con i giornalisti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale, non si scompone «il mio naso non mi ha tradito» dice quando le urne parlano ormai di una vittoria schiacciante «non ho mai percepito quell'aria di testa a testa che il sistema mediatico faceva trasparire».

E non risparmia una stoccata al candidato grillino Davide Bono. «Non sono io che ho definito Bono come il male assoluto, né che ha detto che avrei preso un voto in più. Infatti ne ho presi molti di più».

Un pigliatutto in cui il candidato del centro sinistra si accaparra gli stessi voti di tutte le altre forze politiche in campo. Militante del Pci dalla metà degli anni Settanta, nel 2001 diventa sindaco di Torino quasi per caso dopo la morte del candidato del centro sinistra Domenico Carpanini. Un ruolo da primo cittadino che dopo i 10 anni a Palazzo di Città in cui ha gestito un grande evento le Olimpiadi invernali, gli è rimasto impresso addosso «cercherò di essere il sindaco del Piemonte» preannuncia dando un’impronta chiara al suo mandato in Regione «coinvolgimento per far sentire il Piemonte una comunità sola». Piemontese doc, appassionato di corsa e bocce è abituato a vittorie con i grandi numeri dopo lo schiacciante 66 per cento con cui è stato rieletto nel 2006. La sua coalizione, che ha messo insieme Pd, Sel, Moderati, Scelta Civica, Italia dei valori e la sua lista Chiamparino per il Piemonte, ieri ha superato il 47 per cento.

LA SPINTA NAZIONALE

Una compagine in cui a farla da padrone resta il Pd con quasi il 37 per cento delle preferenze. Risultato frutto anche della spinta nazionale, già preannunciata dalle Europee, data da Matteo Renzi «ci siamo trainati a vicenda» sottolinea Chiamparino «c'è una tendenza nazionale che qui si consolida. Fin dall'inizio abbiamo cercato di fare l'accoppiata Renzi-Chiamparino e mi pare stia dando buoni frutti». «Molto più per merito di Renzi che mio» scherza. Un boccone amaro da mandare giù per gli avversari, soprattutto per Davide Bono che contro ogni aspettativa si è ritrovato a gareggiare per il secondo posto con il candidato di Forza Italia e Lega Nord, Gilberto Pichetto, in un testa a testa sul filo del 21-22 per cento e la speranza per l’argento riposta nei voti della Valsusa. Guido Crosetto con Fratelli d’Italia arriva al 5 per cento, mentre il candidato di Ncd, Enrico Costa, raccoglie il 3 per cento e quello de L’Altro Piemonte a sinistra, Mauro Filingeri, si ferma a poco più dell’1%.

«QUELLA NORMA SARÀ ABOLITA»

L’obiettivo di Chiamparino è cancellare il ricordo degli scandali della giunta Cota, a partire dalle mutande verdi messe a rimborso dall’ex governatore «posso tranquillizzare chiunque, non tanto sui miei indumenti intimi che credo non interessino a nessuno, ma sul fatto che quella norma del regolamento sui rimborsi sarà abolita», ha promesso mettendo i tagli ai costi della politica ai primi posti della sua azione.

Dopo «l’onore» di un risultato che «dà una grandissima responsabilità» rileva il neo governatore ora «bisognerà incominciare a lavorare». Sulla giunta non si sbilancia « ho idee ma prima bisogna sapere chi sono gli eletti». Però dalle urne una cosa è certa «abbiamo i numeri per governare senza fare alleanze e alchimie politiche».