Stato-mafia, Forlani non si presenta in aula al processo per motivi di salute

Arnaldo Forlani
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Giovedì 26 Giugno 2014, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 02:41
L'ex segretario della Dc Arnaldo Forlani non si presenter oggi al processo per la trattativa tra Stato e mafia, dove i pm lo avrebbero dovuto sentire come teste.

Come apprende l'Adnkronos, Arnaldo Forlani ha inviato un certificato medico alla Procura per annunciare che, per motivi di salute, non sarebbe potuto venire all'udienza di oggi. Al politico, oggi quasi novantenne, i magistrati avrebbero dovuto chiedere chiarimenti sulla sostituzione, decisa improvvisamente alla vigilia del rimpasto di governo dopo la strage di Capaci, nel giugno '92, del ministro dell’Interno dell’epoca Vincenzo Scotti. Scotti, a cui era stata garantita la permanenza al Viminale, venne incaricato di dirigere il dicastero degli Esteri, mentre al suo posto all’Interno venne nominato Antonio Mancino.



Forlani, come l’ex presidente dc Ciriaco De Mita, sentito nel 2012, aveva ricondotto a ragioni politiche la sostituzione di Scotti. Per la Procura dietro la sostituzione potrebbe esserci stata la necessità di togliere la guida del Viminale a un personaggio che, con misure come il carcere duro, aveva lanciato segnali duri alla criminalità organizzata. E che tra l’altro aveva preannunciato la stagione delle stragi da parte di Cosa nostra.




L'ex Presidente del consiglio, Arnaldo Forlani, citato a deporre al processo trattativa Stato-mafia, ha chiesto ai giudici della Corte d'assise di Palermo, presieduta da Alfredo Montalto, di potere essere ascoltato a Roma, date le sue precarie condizioni di salute.



L'udienza del processo è iniziata con la deposizione dell'ex eurodeputato Udc Giuseppe Gargani. Quest'ultimo, che ha deposto alla presenza del suo legale perchè indagato in altro procedimento, ha ripercorso la sua esperienza nella Dc negli anni Novanta.
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