Riecco la questione Zarate. Non ancora finita, parola del procuratore Ruzzi.
Che rivela la sentenza del Tribunale Ordinario di Roma di condannare la
Lazio in primo grado a pagare 650 mila euro di risarcimento per la mancata remunerazione dell'ultima parte di stipendio e delle commissioni: "
Lotito non ha pagato a
Zarate l'ultimo trimestre del campionato 2012-2013 e le commissioni, che l'anno scorso erano di 2 milioni, quest'anno di 2,5. Soldi a cui
Zarate aveva deciso di rinunciare pur di tornare a giocare, ma il presidente della Lazio non glielo ha permesso perché già a ottobre aveva deciso di emarginarlo. Per questo abbiamo iniziato a fargli causa e il Tribunale ci ha dato ragione. Avremmo vinto pure l'arbitrato, ma
Zarate si è impaurito, ha deciso di rinunciare perché si è lasciato suggestionare da
Lotito. Gli diceva che tanto avrebbe vinto lui. È stato un errore, sono convinto che avremmo vinto anche di fronte alla giustizia italiana. Ho visto che le lacrime di Hernanes hanno fatto scalpore, ma la gente non sa quante volte ho trovato
Mauro in lacrime per la situazione che stava vivendo a Formello".
Dopo lo sfogo dell'agente, subito la replica biancoceleste. Così risponde l'avvocato
Gentile alla notizia: "Aspettiamo il decreto ingiuntivo e faremo opposizione. Mancato pagamento dello stipendio?
Zarate se n'è andato, mi sembra strano che debba lo stesso percepire lo stipendio. Comunque a oggi non ci è stato ancora notificato niente. Quando avremo i documenti in mano, valuteremo il da farsi". All'attacco il procuratore Ruzzi: "Le regole dicono che la Lazio sarà penalizzata". In difesa il legale biancoceleste: "Non ci risulta". La battaglia continua.