L'Inter chiama Hernanes, ma servono 17 milioni
Lotito rilancia e offre il rinnovo al brasiliano

Il brasiliano Hernanes
di Daniele Magliocchetti
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Giovedì 30 Gennaio 2014, 01:35 - Ultimo aggiornamento: 09:01
Trattativa arenata. Hernanes sempre più in bilico. L’Inter pressa, ma resta immobile a 14 milioni più Mbaye. Lotito non molla, insiste per avere tre milioni in più e, nell’impasse nerazzurro, tenta perfino un rilancio: rinnovo di cinque anni al brasiliano a 2,3 milioni di euro a salire. «È ora dica se vuole andar via». Tradotto: il Profeta s’assuma le sue responsabilità di fronte ai laziali. Assicura di non ascoltarli mai i mugugni della sparuta minoranza, invece il presidente adesso li sente, eccome: «Io non ho venduto e non l’ho messo in vendita, Hernanes. Me lo tengo stretto». Con quest’ultima proposta molto simile a quella (2,5 milioni più bonus) che l’Inter prospettava al Profeta. Una mossa disperata, non c’è dubbio, ma studiata nei minimi dettagli da parte del patron laziale, che ieri doveva fare i conti con l’umore di fuoco della piazza. Ennesima giornata convulsa e piena di colpi di scena. Era ben avviata, l’operazione-Hernanes ora è in un’insidiosa fase di stallo e rischia di andare avanti fino al gong di domani sera. Per la società nerazzurra sembra quasi di rivivere, probabilmente in tono minore e a situazioni invertite, quanto accaduto con Guarin la settimana scorsa. Se si continua così, Thohir potrebbe anche stancarsi e mollare la presa.



La scelta del Profeta. Il suo agente, Joseph Lee, era sbarcato ieri all’alba (ore 6.50) a Roma direttamente da San Paolo per parlare con la Lazio. Un mese fa, le parti si erano date appuntamento al termine del mercato per chiudere la questione contratto (tra domanda e offerta ballavano circa 150mila euro), in attesa di nuovi sviluppi e offerte sul tavolo di Formello da 20 milioni d’euro. Quella dell’Inter - 13,5 milioni più il cartellino di Mbaye (valutato 3-4 milioni) - ci si avvicina molto. Ma Lotito, integralista, pretende i 20 cash o al massimo 17 più il cartellino del senegalese (che resterebbe comunque in prestito a Livorno sino a fine stagione).



Ieri il patron davanti a Lee ha azzerato le distanze non sono sulla base fissa 2,2 milioni di euro, ma anche sui bonus, alzando la percentuale sui premi collettivi. Il manager ha preso tempo e nella serata è volato a Milano per andare a incontrare l’Inter, non solo per sentire le proposte nerazzurre, ma forse pure per mediare in modo da portare a buon fine la trattativa.



La palla, così, passa ad Hernanes. Si scarica così la coscienza, Lotito. Odio e amore nella scelta apparentemente nelle mano di Hernanes. Il presidente ieri lo metteva di nuovo con il famoso scarpino al muro. Ma poi, alla fine, lo slaccerà? I laziali sono pronti alla sommossa: «Tutti sotto Villa San Sebastiano a insultare Lotito e Tare. Offendono la nostra lazialità», suggerisce un netter. E un altro: «Tutta l’Italia ci prende per i fondelli per colpa di Lotito, che offende la lazialità insieme al suo compare Tare. Capiamo che Hernanes non voglia rinnovare e che sia quindi opportuno raccattare qualcosa per non perderlo a zero a gennaio prossimo. Ma la domanda è: perché non si è riusciti fino ad oggi a convincere Hernanes a rinnovare?», si chiedono in tanti. La risposta: i soldi cash del Profeta risaneranno (c’è comunque un’ottima plusvalenza) un bilancio prosciugato dal mercato estivo, dispendioso e molto discutibile. La strategia resta ambigua: «Ma la gente laziale come fa a non arrabbiarsi - si domanda Giò su un forum - quando vai a cedere Hernanes alla fine del mercato, senza reinvestire quei soldi per un altro campione, per esempio. Un vero vice-Klose, e non mi parlate di Postiga, vi prego...». Servirebbe sempre più chiarezza e meno arroganza spocchiosa.

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Non ci sono soldi, ma Lotito non lo ammetterà mai. E trova un altro appoggio: «Se andrà via Hernanes, ho l’alternativa in casa», ha bisbigliato di nuovo Reja, riferendosi a Mauri. Uno che tornerà in campo dopo sei mesi d’inattività: «Pure Edy ormai è un aziendalista. È inaccettabile non pretendere un sostituto degno», grida Francesco. Chissà se Kone - sondaggio da quattro milioni col Bologna - potrà mai esserlo. È un vecchio pallino di Reja, mica un Profeta.
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