Il sorriso che umilia

Il sorriso che umilia
di Mario Ajello
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Martedì 25 Ottobre 2011, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 00:55
Sorride Marilyn Monroe, in una foto stupenda scattata da Arthur Miller nel 1956. Sorridono, molto prima di lei ma meravigliosamente come lei, le tre figure dell'Allegoria della primavera di Sandro Botticelli. Sorride la Galatea di Raffaello.



Sorridono, ma non è un bel sorriso, i Bevitori di Velázquez. Sorride la Fanciulla alla finestra di Rembrandt. Sorride insieme al militare la giovinetta di Veermer. Si sorride nel Regno di Flora di Poussin e nel Trionfo di Venere di Broucher. Sorride la Venditrice di gamberetti di Hogarth. E sorridono le donne nei giardini di Claude Manet o le figure dei balli campestri di Renoir. E ancora, come diceva Platone: "Ride Apollo, ride Hermes, ride ciascuno degli dèi e il loro sorriso trasmette sostanza ed energia".



Il sorriso di Merkel & Sarkozy, ormai diventati Merkozy, che cosa trasmette invece? Una grande consapevolezza. Ed è questo che ci umilia.
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