Stallone e Schwarzenegger tornano insieme sul grande schermo per "Escape plan - Fuga dall'inferno"

Escape plan
di Gloria Satta
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Mercoledì 16 Ottobre 2013, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 17:31

Ilmessaggero.it presenta in esclusiva una clip del film “Escaple plan – fuga dall’inferno”, l’atteso film d’azione che riunisce i due mostri sacri Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger. Per un ventennio rivali sugli schermi, entrambi campioni di forza fisica e coraggio negli action-movie di maggiore successo, questa volta i due attori si ritrovano alleati in un’impresa al limite dell’inverosimile. Diretto da Mikael Håfström, il film esce nelle sale italiane il 17 ottobre.

Il piano. Ray Breslin (Stallone) è un esperto mondiale di sicurezza delle strutture carcerarie: ha passato metà della propria vita ad evadere dalle prigioni nelle quali era entrato sotto copertura, per provarne le falle. Proprio quando sta pensando di andare in pensione, gli arriva un'offerta senza precedenti, un ultimo incarico al quale non si può dire di no: testare il penitenziario segreto di massima sicurezza detto "la Tomba". Ma le cose non vanno come previsto. Ingannato e incastrato, Breslin sembra condannato a restare sepolto vivo, ma la complicità con il detenuto Emil Rottmayer (Schwarzennegger) lo motiva a non desistere. Insieme i due prigionieri, in uno scenario da incubo, concepiranno un piano per ritrovare la libertà al grido di “Mai arrendersi”.

Stallone. “Ho accettato di girare questo film”, spiega l’attore, perché il pubblico di oggi è intelligente ed esigente. Vuole qualcosa di insolito, di inaspettato. Non si tratta solo di pistole, esplosioni e bombe. I nostri personaggi devono usare il cervello per trovare soluzioni. C’è molta azione, è vero, ma Escape plan racconta l'avventura di due esseri umani pensanti”.

Schwarzenegger. “Io e Sly eravamo molto competitivi all'inizio”, conferma l’ex governatore della California, “facevamo sempre a gara a chi avesse le migliori parti, la migliore struttura muscolare, la minore quantità di grasso corporeo, le armi più possenti e a chi faceva il maggior numero di vittime sullo schermo. Era una gara continua. Ma ognuno di noi ha sempre apprezzato il talento dell'altro e la competizione ci ha portati al rispetto reciproco. Oggi siamo grandi amici”.

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