Migliaia di persone hanno firmato una petizione in cui si accusa la compagnia di sessismo e si chiede di non mostrare più il video, in uso già da febbraio e prodotto in coincidenza del 50/mo anniversario dell’edizione della rivista Sports Illustrated dedicata ai costumi da bagno.
Alcune viaggiatrici indignate hanno lanciato una petizione che ha presto attratto più di 2.500 firme e denuncia la strumentalizzazione delle donne e l’uso inappropriato di allusioni sessuali “che distrae dal messaggio di sicurezza”.
Un portavoce della New Zealand Civil Aviation Authority ha spiegato che l’ente non detta la strategia creativa dei video. “Notiamo che va promosso ogni tentativo di incoraggiare i passeggeri a prestare attenzione", ha tuttavia sottolineato.
Non è la prima volta che la compagnia aerea scatena polemiche per i suoi video. Nel 2001 il personale di cabina e i piloti recitavano i messaggi di sicurezza coperti solo da pittura del corpo. L’anno successivo in occasione della prima mondiale del film The Hobbit, i messaggi erano affidati a personaggi della trilogia e vi compariva anche il regista Peter Jackson.
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