Ðominicana assassinata a coltellate in via Pascoli a Cassino: il ritardo nel funerale diventa un caso diplomatico. Il corpo di Yirelis Pena Santana, da 38 giorni, dopo gli accertamenti di medicina legale, si trova in una cella frigorifera dell'obitorio dell'ospedale Santa Scolastica di Cassino. Un'attesa infinita per i familiari e un intreccio di richieste, mail, autorizzazioni e una sola certezza: la procura di Cassino, dopo l'autopsia, ha dato il nulla osta alla sepoltura in Italia. Ma la Asl nelle ultime ore ha chiesto spiegazioni sulla tempistica. La famiglia della vittima - rappresentata dall'avvocato Marco Rossini - ha chiesto, già da tempo, al Consolato del proprio Paese un sostegno e soprattutto l'impegno, per il futuro, a poter trasferire la salma della donna nella Repubblica Dominicana. Allora qual è l'intoppo?
Lo spiega l'avvocato Rossini: «Ormai da diversi giorni ho inviato una mail con tutte le richieste, ma non ho ricevuto risposta.
LE INDAGINI
Sul fronte delle indagini, invece, dal 28 maggio scorso, il giorno dopo il delitto avvenuto in un appartamento al civico 104 di via Pascoli, è in carcere Sandro Di Carlo 26enne del posto. Per la procura e la squadra mobile è stato lui a sferrare quattro coltellate alla donna (quella fatale al polmone) e lasciarla morire in una pozza di sangue. Ha sempre negato ogni responsabilità, la procura ha chiesto e ottenuto l'incidente probatorio per accertare la capacità d'intendere e di volere al momento del fatto, ma anche la capacità processuale. Le operazione peritali, affidate al professor Stefano Farracuti, si concluderanno il 24 luglio prossimo.vincenzo.caramadre@ilmessaggero.it