Tribunale di Cassino senza giudici, allarme del presidente Marcopido: «Così rischiamo la paralisi»

Pochi magistrati per coprire un territorio vasto e complesso

Il giudice Claudio Marcopido, presidente della sezione penale e presidente facente funzioni del tribunale di Cassino
di Vincenzo Caramadre
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Domenica 24 Settembre 2023, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 19:00

«Il tribunale di Cassino galleggia e riesce a far fronte alle istanze di giustizia solo perché tutti coloro che vi operano, con grande spirito di sacrificio, si tengono per mano evitando che affondi». Usa questa immagine il giudice Claudio Marcopido, presidente della sezione penale e presidente facente funzioni del tribunale di Cassino assieme al collega Massimo Pignata, per descrivere il grave stato di carenza di magistrati di cui soffre l'ufficio giudiziario. Una penuria cronicizzatasi con il passare degli anni dopo l'approvazione, nel 2012, della nuova geografia giudiziaria con la quale è stata ampliata la giurisdizione del tribunale di Cassino al vasto territorio del Sud-Pontino.

Un grido di allarme arrivato al Ministero della giustizia e al Consiglio superiore della magistratura, una situazione che ha portato alla soppressione del terzo collegio penale, a gravi ripercussioni sulle udienza monocratiche e soprattutto alla difficoltà nella costituzione della corte d'assise che si dovrà occupare di gravi fatti di cronaca avvenuti sul territorio.

IL QUADRO

Attualmente la pianta organica dei giudici togati è composta da 23 unità (assegnati 22), ma tra maternità e ultime destinazioni fuori sede gli effettivi sono 19.

Manca ormai dal luglio 2022 - dopo il pensionamento del giudice Massimo Capurso - il presidente del tribunale. Altra carenza si registra all'ufficio Gip-Gup, dove attualmente i magistrati sono 3, ma ne occorrerebbe almeno un altro per bilanciare i numeri con la procura. «Il tribunale di Cassino, in base al numero dei residenti nella giurisdizione, dovrebbe avere almeno 28 magistrati in pianta organica. Oggi, spesso, proviamo imbarazzo nei confronti dei cittadini che si lamentano, ma noi con queste forze non possiamo fare di più», ha detto Marcopido.

Ma l'istantanea della grave carenza di magistrati diventa ancora più nitida se si confrontano i numeri dei due tribunali confinanti, quello di Frosinone e quello di Latina. Nel capoluogo ciociaro c'è un magistrato ogni 12.197 abitanti; mentre nel pontino c'è un magistrato ogni 12.320 abitanti. A Cassino un magistrato ogni 14.290. Negli ultimi 10 anni, dopo la nuova geografia delle sedi giudiziarie, c'è stato un generale aumento dei fascicoli, molto legati alla violenza di genere, e di conseguenza dei processi.

L'ULTIMO MONITORAGGIO

Nell'ultimo monitoraggio trasmesso al Ministero nel 2022 i processi pendenti davanti al collegio sono stati 262 con un aumento, rispetto al 2019, del 73,5 percento. Sempre nel 2022 al monocratico i processi pendenti sono stati 5.603, ed anche qui soccorre un raffronto: al tribunale di Tivoli i processi, per il medesimo settore, nel 2022 sono stati 5.888, nonostante un organico di 28 magistrati ordinari. I giudici onorari a Cassino sono 18, ne mancano tre. C'è poi il ruolo svolto dei Got fondamentale perché si occupano di materie che il codice permette loro di trattare, ma a Cassino la carenza di giudici ordinari ha imposto l'inserimento nel collegio anche dei giudici onorari, quali componenti sostitutivi.

LA PROCURA

Non va meglio in procura dove, nei giorni scorsi si è insediato un nuovo sostituto procuratore, ma permane una scopertura. A gennaio dovrebbe arrivare un nuovo magistrato e ci sarà la pianta organica al completo: nove sostituti più il procuratore. La mole di lavoro che affrontano i sostituti si comprende dai dei fascicoli iscritti nel 2022: nei confronti di soggetti noti, dunque identificati, 5484; contro ignoti 5858 e non costituenti reati 2077. I sette pubblici ministeri nel 2022 hanno dovuto trattare 1.917 fascicoli a testa.
 

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