Da ragazzina ha subito atti di bullismo, adesso le minacce ricevute e le segnalazioni relative al suo profilo su tik tok hanno portato a ripetute chiusure del canale social. Lei è Carlotta Pietrobono, influencer di Alatri, che denuncia il blocco ripetuto a causa di segnalazioni negative del suo canale social (oltre un milione e centomila visualizzazioni) sul quale compare come Charlotte Soul. Lo slogan riportato sotto al "Chi sono" nel profilo descrive bene il personaggio: «Sono quella che ha trasformato il suo più grande dolore nella sua più grande opportunità di riscatto e anche tu oggi puoi fare lo stesso» ma da qualche tempo deve presentare ricorso per riattivare il profilo. Cosa è successo?
«La stessa sera che uscì la notizia dello stupro di Palermo sotto alcuni miei video mi auguravano di fare la stessa fine racconta - La motivazione? Sconosciuta. Avevo mai fatto del male a qualcuno, ero per caso una criminale? Assolutamente no». C'è stato, però, un cosiddetto "dissing" di Shade - che è un rapper e doppiatore - ovvero un brano che criticava la tiktoker ciociara per le sue prese di posizione rispetto al tradimento o ai suggerimenti (molto seguiti, tra l'altro) su come fare colpo al primo appuntamento.
Tra un ricorso per far riaprire il profilo, video in lacrime, attività su instagram Charlotte ricorda come «ho un’azienda con collaboratori da pagare ogni mese e mi hanno appena richiuso il profilo, perché gli hater mi continuano a segnalare senza motivo, creando un danno economico e umano terribile».
Poi una riflessione: «Noi che svolgiamo lavori online siamo costantemente bersaglio di ogni genere di minaccia e piano piano ci siamo costruiti una corazza, come se fosse la normalità, anche se di normalità non si può di certo parlare. Ma se tutto questo odio arrivasse inaspettatamente ad una ragazza o ad un ragazzo più debole cosa accadrebbe? La risposta è scontata: abbiamo sentito di tanti ragazzi caduti in depressione, morti suicidi».
La "Love coach" chiede di poter continuare a fare il proprio lavoro, ma lancia anche una proposta. Riferendosi a chi potrebbe subire con conseguenze serie il comportamento degli "hater" ha «deciso di prendere le difese di tutte quei ragazzi e ragazze che costantemente sono vittime di episodi simili, di non tacere perché ormai ho le spalle abbastanza larghe da sopportare questo ed altro. Ho contattato persone del mio settore, avvocati, personaggi politici proponendo di lavorare tutti insieme per regolamentare maggiormente questo mondo e lo faremo, questa volta davvero ed in maniera definitiva».