Porte chiuse ai vecchi soci: alta tensione al centro anziani

Porte chiuse ai vecchi soci: alta tensione al centro anziani
di Roberta Pugliesi
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Venerdì 1 Settembre 2023, 09:04

Anziani ed ultranovantenni lasciati fuori dal centro anziani con l'impiego di vigilanti. Persone che urlano, quasi arrivano alle mani. «Dovete fare la tessera sennò non si entra», il monito. Ma le tessere, quelle sottoscritte prima della nuova gestione, scadono il 31 dicembre: «Un po' di tolleranza, le faremo all'anno nuovo. A malapena abbiamo una pensione, che senso ha farci fare delle nuove tessere quando abbiamo le vecchie, con tanto di assicurazione ancora valide? E poi cacciati fuori alla nostra età!», ha detto una signora di 92 anni tra le lacrime.

L'episodio si è verificato l'altro pomeriggio a Sora presso il centro sociale anziani di via Camangi.

Continuano i problemi e le tensioni nella struttura che dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per tutti gli appartenenti alla terza età della città. Da anni va avanti una situazione a dir poco incredibile che si sarebbe dovuta risolvere con l'affidamento del centro ad un'associazione di promozione sociale tramite una procedura (anch'essa finita al centro delle polemiche), che di fatto ha concesso la gestione all'aps Senior.

LE FAZIONI

All'interno del centro ci sono però anche "gli ex" del centro Gnore Peppe e non corre buon sangue fra le due fazioni. L'altro pomeriggio la situazione è degenerata quando addirittura si è presentata una guardia giurata per tenere fuori dal centro i vecchietti. «Quanto è accaduto ha dell'incredibile - lamentano quelli di Gnore Peppe - e dell'assurdo. Il presidente dell'associazione Senior Aldo Di Stasio che ha ricevuto l'incarico dal comune di Sora si è presentato al centro anziani con i vigilantes per impedire l'accesso al centro a noi di Gnore Peppe non ancora tesserati con Senior. A tal proposito vogliamo puntualizzare che l'associazione Senior ha la sede ufficiale in via Madonna della Quercia. Ciò significa che la commissione avrebbe dovuto assegnare la gestione dell'attività sociale nella citata via e non in via Camangi. Ci chiediamo come mai l'attuale presidente incaricato abbia avuto le chiavi del centro sociale di via Camangi se la sede dichiarata è in via Madonna della Quercia ed ancora come ha fatto il responsabile dei servizi sociali a consegnare loro le chiavi di via Camangi. Chi ha autorizzato i due vigilantes intervenuti e per quale motivo visto che i compiti di questo corpo sono ben diversi?».
Domande più che legittime e che soprattutto ad una certa età meritano una adeguata risposta. «Da quanto esposto si evince chiaramente che esiste una situazione anomala di cui chiediamo chiarimenti ai responsabili dei servizi sociali del Comune nella considerazione che è intervenuto il sindaco di Sora ed il comandante della polizia urbana Dino Padovani. Ci auguriamo che possano ripristinare la situazione che è degenerata nel 2017 da quando cioè è stata assegnata la direzione a personaggi non adeguati», concludono. Abbiamo interpellato il dirigente dei servizi sociali e comandante della polizia locale Dino Padovani: «Attraverso una procedura ad evidenza pubblica è stata affidata la gestione del centro all'unica associazione che aveva i requisiti di legge, ossia Senior. Dopo le elezioni è stato scelto come presidente Aldo Di Stasio che nelle prossime ore incontrerò affinché mi dia le spiegazioni necessarie a chiarire una questione spinosa e che va avanti ormai da troppo tempo. All'esito dell'incontro saranno adottati tutti i provvedimenti del caso insieme al sindaco Di Stefano». E non si esclude che se non si risolverà la situazione, soprattutto smorzando i toni accesi, il centro possa chiudere un'altra volta.
Roberta Pugliesi
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