Traffico illecito di rifiuti, assolto Giuseppe Tozzi

Traffico illecito di rifiuti, assolto Giuseppe Tozzi
di Marina Mingarelli
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Venerdì 14 Luglio 2023, 16:11 - Ultimo aggiornamento: 16:19

E' stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste, l'ex direttore generale della "Vetreco" di Supino Giuseppe Tozzi. L'uomo era stato accusato di traffico illecito di rifiuti. La sua posizione era finita al vaglio della Dda di Roma. All'udienza che si è tenuta martedì scorso, il giudice Francesca Proietti alla luce degli elementi portati in aula dai difensori ha pronunciato la sentenza di assoluzione. L'imputato era assistito dagli avvocati Andrea Andrei del foro di Genova e dall'Avvocato Antonio Perlini del foro di Frosinone.

L'ACCUSA

Secondo l'accusa pur essendo, l'impianto della "Vetreco", autorizzato a trattare solo rifiuti non pericolosi ed in particolar modo vetro ed imballaggi di vetro, riceveva nel periodo 2015-2016 altri rifiuti che non avrebbe potuto trattare, quali ad esempio rifiuti sanitari, ospedalieri, carcasse di animali, nonché siringhe, cateteri, flaconi di medicinali, garze sporche di sangue, plastica ed altro. Tale ipotesi accusatoria, alimentata principalmente dalle dichiarazioni di ex dipendenti licenziati dallo stesso direttore, ma la sua testimonianza è stata ritenuta dal giudice priva di qualsiasi fondamento ed il Magistrato ha ritenuto che non c'erano i presupposti per richiedere una condanna già dalle prime battute. Secondo i difensori questo il motivo che ha portato nel giro di poco tempo alla conclusione del processo.

LE RICHIESTE

A loro dire era talmente evidente l'infondatezza dell'accusa che il processo, iniziato davanti al tribunale di Frosinone solo da qualche mese si è velocemente concluso con l'assoluzione piena dell'imputato. A chiedere al gip il rinvio a giudizio, è stato l'ex pm di Frosinone Alberto Galanti che si è sempre occupato dei reati ambientali. Secondo le accuse dopo l'ingresso in azienda di Tozzi venivano costantemente accettati, in violazione sostanziale dell'autorizzazione, anche i rifiuti di provenienza e composizione diversa per i quali la società non era autorizzata alla ricezione. Ma nei giorni scorsi nel corso del processo i legali difensori sono riusciti a smantellare tutto il castello accusatorio. Per l'ex direttore della "Vetreco" accusato un reato gravissimo, si è trattato della fine di un incubo.
Marina Mingarelli
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