Strangolagalli. Messe nere e satanismo:
trovati i calici rubati
nella chiesa di S. Michele Arcangelo

I calici rinvenuti dai Carabinieri in un bosco
di Roberta Pugliesi
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Giovedì 1 Dicembre 2016, 12:44
I tre calici rubati nel giugno scorso nella chiesa di San Michele Arcangelo a Stragolagalli tornano, dopo sette mesi, nelle mani di don Gianni Buccitti. Una brillante operazione, quella condotta dai Carabinieri della stazione di Strangolagalli, che da mesi erano sulle tracce degli oggetti sacri trafugati in un sabato pomeriggio dalla chiesa parrocchiale. Sono stati rinvenuti in un bosco alla periferia del paese. Affioravano dal terreno, nascosti dal fogliame e dalla terra. A pochi metri di distanza una casa abbandonata. Le ricerche non si sono mai fermate ed i Carabinieri hanno continuato a battere gli ambienti dei ricettatori, non trascurando la pista del satanismo. L'ombra delle messe nere è calata sull'episodio fin da subito perchè all'interno di quei calici, chiusi nel tabernacolo, erano custodite le particole che non sono mai state trovate. Ogni particola consacrata, rivenduta sul mercato nero legato ai riti satanici, ha un valore compreso tra i 50 e i 150 euro e nella provincia, purtroppo, pare che questo tipo di commercio sia abbastanza fiorente. Il 16 luglio scorso i Militari dell'Arma risalirono e denunciarono un diciassettenne. Fu proprio lui ad ammettere di aver rubato gli oggetti ecclesiastici credendoli di valore. Voleva rivenderli e ricavarne denaro ma accortosi che la manifattura non era tale da poterne ricavare una grossa somma dichiarò di essersene disfatto gettandoli nel fiume insieme alle ostie. Ma le indagini hanno dimostrato che mentiva perchè quei calici erano stati nascosti, in realtà, sottoterra. Delle ostie, invece, ancora nessuna traccia. L'episodio suscitò turbamento nella comunità parrocchiale. Fu proprio durante la celebrazione di una messa che don Gianni, al momento della Comunione, si accorse del furto dei calici e delle particole. Al termine della Messa andò in caserma a denunciare la sparizione e partirono immediatamente le indagini che si sono concluse con il recupero degli oggetti sacri che verranno restituiti alla comunità. Il rinvenimento sicuramente darà nuovo impulso alle indagini per capire effettivamente lo scopo di quel furto sacrilego e se vi è sul territorio la presenza o meno di gruppi di persone che praticano messe nere o satanismo utilizzando nei loro riti ostie consacrate, calici ed altri oggetti chiesastici consacrati e destinati alle normali funzioni liturgiche. Gli accertamenti, quindi, proseguono indagando anche negli ambienti giovanili dove, come raccontano le cronache, è più facile che fenomeni di questo genere facciano proselitismo, in un mix di alcol, droghe e sesso. 
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