Inquinamento nelle città, micro-foreste per tagliare CO2. Ecco il progetto Boschi

L'esperienza del Biodiversity Lab alle porte di Giussano, a nord di Monza, voluta da E.ON in collaborazione con Rete Clima

Inquinamento nelle città, micro-foreste per tagliare CO2. Ecco il progetto Boschi
di Stefano Ardito
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Martedì 16 Aprile 2024, 06:55

Il mondo ha un gran bisogno di alberi. L'inverno più caldo di sempre, e una primavera con un clima ancora più bizzarro del solito (sulle Alpi continua ad accumularsi la neve, in Sicilia si fa già il bagno in mare) ci ricordano ancora una volta che la Terra ha bisogno di attenzione e di cura. Nel 2021, durante il G20 di Roma presieduto da Mario Draghi, è stata approvata la proposta di piantare 1.000 miliardi di alberi per combattere la crisi climatica. Studi più recenti, ai quali hanno partecipazione anche due atenei italiani (l'Università Ca' Foscari di Venezia e l'Università di Firenze), hanno individuato sul Pianeta delle aree in grado di accogliere tra 106 e 241 miliardi di alberi, ovvero da un decimo a un quarto del totale. Queste ricerche hanno anche sottolineato che piantare alberi a poca distanza dalle nostre città è ancora più importante che farlo nelle aree più remote e selvagge del pianeta. Se è vero che le aree urbane producono circa il 75% della CO2 totale, ne deriva che i boschi vicini ai centri abitati possono assorbire una quota importante della CO2 proprio lì dove viene prodotta.

I nuovi alberi che vengono via via messi a dimora servono a migliorare la qualità dell'aria assorbendo gli inquinanti atmosferici, e conservando e ripristinando la biodiversità. In più, creare degli spazi verdi adatti a giochi, ad attività sportive e passeggiate servono a migliorare la salute dei cittadini, ea far conoscere loro la natura. Sta in questi dati l'importanza del Biodiversity Lab, un vero e proprio laboratorio nel bosco che è stato inaugurato da Rete Clima e da E.ON nei pressi di Giussano, a nord di Monza, al margine dell'area urbana milanese che è più estesa e la più popolosa d'Italia. I 200 alberi del nuovo bosco possono sembrare pochi, ma sono un piccolo passo in un programma ben più vasto. Dal 2011 a oggi il Progetto Boschi di E.ON (eon-energia.com) player internazionale dell'energia con sede principale a Essen in Germania, con circa 75.000 dipendenti nel mondo e che rifornisce circa 900.000 clienti in Italia tra residenziali, imprese e pubbliche amministrazioni, ha contribuito alla riforestazione di numerose aree naturali italiane – come riqualificazione urbana e periurbana ma anche all'interno di Parchi nazionali e regionali – con la messa a dimora di 118.000 alberi tra Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige , Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Marche e Puglia.

Il contributo alla riduzione della CO2 è di circa 80.000 tonnellate catturate ogni anno. «Siamo dei pionieri della transizione ecologica, la sostenibilità rappresenta un elemento assolutamente centrale all'interno della nostra strategia» spiega Luca Conti, ceo di E.ON Italia. «Siamo impegnati a creare un futuro in cui l'energia sia accessibile a tutti, e totalmente green. Per questo proponiamo modelli di energia sostenibile, basati sulle fonti rinnovabili e sull'efficienza energetica, e intendiamo affiancare i cittadini,imprese e istituzioni nel percorso verso la transizione energetica ed un nuovo concetto di energia sostenibile e decentralizzata».

Luca Conti, ceo di E.ON Italia nel giorno dell'inaugurazione

«Questa attività, realizzata insieme a E.ON, è un tassello importante della nostra campagna Foresta Italia. Difendere la biodiversità è oggi un obiettivo primario per preservare le foreste così che possano crescere sane ed essere nostre alleate nella lotta alla crisi climatica» aggiunge Paolo Viganò, fondatore e presidente di Rete Clima (reteclima.it), che dal 2011 accompagna le aziende italiane in percorsi di sostenibilità e di decarbonizzazione. «Ci siamo dati dieci obiettivi concreti e misurabili, e uno di questi è il Progetto Boschi E.ON, con il quale contribuiamo a tutelare la biodiversità del nostro territorio e a proteggere l'ambiente, ripristinando la natura che ci circonda e le specie animali e vegetali che la popolano» prosegue Daniela Leotta, Chief Digital & Innovation Officer di E.ON Italia.

Il giorno dell'inaugurazione del Biodiversity Lab

L'ESEMPIO

Le Bioforest, o micro-foreste urbane come quella inaugurata a Giussano all'interno del Biodiversity Lab, sono dei piccoli ecosistemi forestali creati in aree cittadine o periurbane. Oltre ad abbattere la CO2, servono a migliorare l'ambiente urbano ea offrire vantaggi ecologici e sociali. E' stato dimostrato da molti studi che il contatto con la natura migliora anche il benessere psicologico della popolazione. La campagna Foresta Italia di Rete Clima è realizzata in collaborazione con Coldiretti e il PEFC, il Programma per la Certificazione delle Foreste Sostenibili, e ha il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Transizione Energetica e del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. L'obiettivo di E.ON è di rendere l'Italia più indipendente dal punto di vista energetico, più digitale e più green, e di impegnarsi concretamente per la riduzione dei consumi, dell'impatto ambientale e per la salvaguardia del Pianeta. Quello inaugurato da poco a Giussano è un risultato concreto e un esempio.

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