Un piccolo fortino blindato, protetto da telecamere a circuito chiuso e doppie grate in ferro: lo hanno smantellato gli uomini della Polizia di Stato durante un blitz antidroga compiuto questa mattina nell’area del Casermone Ater a Frosinone. L’area è stata circondata dal Reparto Prevenzione Crimine e dal Reparto Mobile di Roma, all’interno del perimetro hanno agito gli uomini della Squadra Mobile di Frosinone e dei Commissariati intervenuti a rinforzo, mentre dall’alto sorvegliava l’azione un elicottero del Reparto Volo.
I poliziotti del questore Domenico Condello sono riusciti a fare irruzione nell’appartamento ‘blindatò al primo piano di una delle palazzine del complesso.
GLI SCONTRI
Lo hanno arrestato e portato in carcere. Abbattendo altre grate in ferro, i poliziotti guidati dal vice questore Carlo Bianchi hanno raggiunto un altro alloggio, occupato regolarmente da una donna di Frosinone ai domiciliari e dal suo compagno che non ha un impiego. Nell’alloggio i poliziotti hanno trovato 18mila euro in contanti già divisi in mazzette sigillate e sottovuoto. La coppia non ha saputo giustificare il possesso del denaro. Per entrambi è scattata la denuncia. La polizia sospetta che si sia verificata una saldatura tra una delle bande che controlla il mercato dello spaccio a Frosinone ed un gruppo campano che di fronte agli scontri registrati in questi giorni nel capoluogo ciociaro ha mandato un suo uomo. Le indagini ora puntano in questa direzione. L’alloggio è stato restituito all’Ater per l’assegnazione al primo inquilino in attesa di sistemazione.