Sicurezza e mobilità alla Scalo, si accende il confronto

La notte l zona diventa un campo di battaglia. Sul ponte di via Verdi si passa perché occupato da gente che beve, molesta

Sicurezza e mobilità alla Scalo, si accende il confronto
di Gianpaolo Russo
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Giovedì 7 Settembre 2023, 07:32

Focus sullo Scalo: il sindaco scende in campo e incontra-affronta i cittadini del quartiere. Si parte dall'emergenza microcriminalità. A prendere la parola è Dheni Paris, da sempre uno dei portavoce delle istanze di questa parte della città. «Siamo - esordisce - sotto attacco dei delinquenti che vengono a rubare nelle case, nei negozi e persino nella chiesa dove si sono succeduti tre furti negli ultimi giorni. Molti commercianti dormono nella propria bottega, alcuni fanno le veglie sui balconi. Vogliamo turni notturni e pattugliamenti delle forze dell'ordine. La notte lo Scalo diventa un campo di battaglia. Sul ponte di via Verdi il cittadino non può più passare perché sistematicamente occupato da gente che beve, molesta, risse continue. In piazza Pertini i pendolari hanno paura di andare a prendere le auto, la sera è piena di prostitute e di spaccio. Chiediamo più controlli».

IL SINDACO

«Ringrazio il questore e il comandante della Guardia di Finanza che hanno riunito il comitato ed hanno stabilito un aumento dei controlli in questa zona - ha risposto il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli -. Su piazza Pertini ci saranno più passaggi frequenti delle forze dell'ordine. La nuova piazza della stazione verrà aperta in maniera modulare, ma si deve vivere per evitare la presenza di persone indesiderate. Vorrei una piazza rinascimentale, questa è l'unica piazza che si presta ad eventi e potrà accogliere sino a 10mila persone. L'idea è quella di aprire un chiosco, un bar. Prima di Natale inauguriamo una parte di questa piazza dove ci saranno anche dei giochi per bambini». Si passa, quindi, alla questione che ha suscitato un vespaio di polemiche: le famigerate piste ciclabili. «Le diamo atto del suo ripensamento afferma Paris - su quella di via Puccini. Le piste ciclabili non possono essere fatte in queste strade perché sono strette. Le piste ciclabili stanno ammazzando il commercio a Frosinone, dalla stazione al campo sportivo. Se poi aggiungiamo anche il Brt, sarà ancora peggio. Lei dice che nel 2030 andremo tutti con le auto elettriche e i mezzi pubblici, il commercio in città sarà morto e andranno avanti solo le grandi catene in zona industriale». Mastrangeli ribatte: «Non mi fa piacere venire qua per prendere fischi, se non facevo niente prendevo solo applausi. A Frosinone c'è uno scarso ricambio d'aria dovuto all'orografia, le polveri sottili sono elevatissime e portano alle neoplasie. Da farmacista noi vendiamo percentuali di cortisone tre volte di più che in Italia. Un bambino su tre soffre di disturbi respiratori. Vogliamo fare qualcosa o lasciamo le cose così? E' nostra responsabilità pensare ad una mobilità alternativa, tra cui le piste ciclabili. La pista di via Puccini non era sbagliata, però era troppo proiettata nel futuro. Io so che questa città non è ancora preparata per questi temi» e qui la platea rumoreggia animosamente. Si parla di mobilità, ma tutto intorno è bloccato: in via Don Minzoni ma anche a piazzale Kambo il traffico è completamente bloccato. Poi prende la parola Luca Teatino, presidente del Comitato Scalo: «Dobbiamo riempire la piazza non occasionalmente, non con un chiosco ma con delle iniziative. Le piste ciclabili le avete corrette a posteriori. Lo studio di fattibilità va fatto prima, non dopo. Vanno fatte dove possono essere realizzate. Potenziamo il servizio pubblico piuttosto».
Massimo Minotti, presidente del comitato Fontana Unica: «Da quando avete fatto la pista, le polveri sottili sono aumentate, dati Arpa. Avete trasformato una strada secondaria in una circonvallazione con l'istituzione del senso unico. Non è una strada idonea a contenere mille veicoli l'ora».
 

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