Frosinone, associazioni contro l'area pedonale di piazzale Kambo: «Riaprire alle auto il tratto davanti alla chiesa»

Il sindaco Mastrangeli: Non si può tornare indietro, l'area va pedonalizzata

Frosinone, associazioni contro l'area pedonale di piazzale Kambo: «Riaprire alle auto il tratto davanti alla chiesa»
di Gianpaolo Russo
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Lunedì 4 Dicembre 2023, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 09:41

Riaprire il collegamento via Don Minzoni con piazzale Kambo alle auto e lasciare il passaggio delle macchine davanti alla stazione ferroviaria. Sono queste le richieste di molti cittadini e dei comitati civici dello Scalo di Frosinone per risolvere l'annoso problema del traffico nel quartiere.

Ogni giorno, a quasi tutte le ore, via Don Minzoni diventa un imbuto. Nelle ore di punta la fila delle auto arriva sino a via Marittima all'altezza dell'ex sede dell'Ater. Così il comitato Laboratorio Scalo del presidente Luca Teatini, il "Movimento a servizio del popolo" di Dheni Paris, il comitato "Fontana Unica" di Massimo Minotti, l'associazione "Internazionale arte e giornalismo" di Nicandro D'Angelo hanno chiesto un incontro urgente al sindaco Riccardo Mastrangeli per avanzare queste proposte e discutere sul futuro della mobilità della zona compresi il progetto del Brt (bus rapid transfert) e le piste ciclabili. Nell'immediato chiedono il ripristino del transito davanti alla chiesa Sacra Famiglia chiuso dall'ex sindaco Nicola Ottaviani per consentire di unire la chiesa alla piazza. «La riapertura al transito di quel tratto scrivono le associazioni servirebbe a decongestionare via Don Minzoni e via Sacra Famiglia con una viabilità più fluida verso la stazione ferroviaria e l'intera città. Poi se già è previsto il passaggio del Brt di fatto l'unità del sagrato con la piazza verrà interrotta. La riapertura andrebbe realizzata nei giorni feriali lasciando, invece, il sagrato chiuso al transito delle auto nei giorni di sabato e domenica». In questo modo si consentirebbe a chi partecipa alle messe, ma anche alle varie celebrazioni (battesimi, comunioni, matrimoni), di avere una piazza a disposizione per questi eventi.

PIAZZALE KAMBO

Ma, intanto, prende piede anche la discussione sul futuro di piazzale Kambo il cui progetto prevede l'intera pedonalizzazione. Ma anche su questo ci sono dei distinguo. In particolare il consigliere comunale Anselmo Pizzutelli (ex delegato proprio del quartiere Scalo) sul punto è chiaro: «L'amministrazione ha sperimentato argomenta - con una certa soddisfazione il doppio senso di marcia davanti alla stazione che ha prodotto una diminuzione del traffico in via Puccini. Per anni abbiamo cercato di ricucire il quartiere diviso dalla ferrovia, ora se piazzale Kambo viene chiuso al transito delle auto si creerebbe una nuova spaccatura del quartiere, si andrebbe ulteriormente ad intasare le strade limitrofe e emergerebbero problemi logistici anche per il trasporto pubblico. A mio avviso deve essere previsto nell'ambito della pedonalizzazione del piazzale un tratto di strada che consenta alle auto che provengono da via Don Minzoni e via Refice di dirigersi verso via Verdi e garantire a chi ha valige o passeggeri anziani e invalidi di avere un'area di fermata veloce per raggiungere la stazione il più vicino possibile. Il transito delle auto poi costituirebbe un deterrente verso possibili episodi di microcriminalità in una piazza così grande».
Su questo punto però pare non ci siano grosse possibilità di manovra.

IL SINDACO

«Il progetto di pedonalizzazione di piazzale Kambo - spiega il sindaco Riccardo Mastrangeli - è frutto di un accordo di programma tra Ministero della Cultura, Ferrovie dello Stato e Comune con 14 milioni di investimenti e prevede proprio la completa pedonalizzazione di piazzale Kambo. Tutti i piazzali antistanti le stazioni nuove stanno avendo una forte vocazione pedonale. La stazione di Frosinone sarà accessibile alle auto e ai pullman da via Palestrina, mentre davanti sarà una piazza libera dalle auto con uno Scalo moderno. Se poi Frosinone vuole tornare indietro invece di guardare avanti si può anche decidere di restare così, magari rimettendo anche il deposito Cotral se ci piace vedere i bus come si scende dal treno».
 

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