Roma-Frosinone, quinta sfida in A e sapore di derby: dal mani di Digne al mister ex di lusso

Roma-Frosinone, quinta sfida in A e sapore di derby: dal mani di Digne al mister ex di lusso
di Stefano De Angelis
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Domenica 1 Ottobre 2023, 16:11 - Ultimo aggiornamento: 16:27

 

È un match che alla vigilia si presenta ricco di fascino e con un potenziale carico di emozioni tutte da gustare. Non è una stracittadina, ma ha quasi lo stesso sapore del derby. Poco meno di cento chilometri separano la Capitale dal capoluogo ciociaro. Stessa regione, due storie sportive diverse, ciascuna gloriosa a modo suo. Tre scudetti e nove coppe Italia per i giallorossi, nel mezzo altre gioie e delusioni; tre promozioni ravvicinate in Serie A, l'ultima suggellata dalla vittoria del torneo cadetto con la conquista della Nexus Cup (il massimo riconoscimento della Lega di B), per i giallazzurri.

È una sfida in cui s'incrociano anche passato e presente, non solo per i precedenti tra le due squadre nel massimo torneo di calcio, finora quattro e tutti avari di punti per i canarini. Il primo, finito 2-0 per la Roma e con tanto di coda polemica, è datato settembre 2015, l'unico giocato al Matusa. Era la terza giornata e in Ciociaria in molti, ancora oggi, ricordano il tocco del pallone con un braccio del terzino ospite Digne in piena area di rigore (al 74' su cross di Rosi) sul risultato di 0-1. Allora il Var non c'era e il rigore reclamato, che avrebbe potuto riaprire il match, non fu concesso. In campo in quell'undici schierato da Rudi Garcia c'era anche l'ex capitano Francesco Totti, ancora oggi idolo della tifoseria giallorossa e sempre oggi, da ex calciatore, più vicino e attento alle sorti del Frosinone dell'amico patron Maurizio Stirpe, a sua volta da una vita tifoso della Roma.

"Er Pupone", campione del mondo nel 2016, visita spesso l'impianto della "Città dello sport" di Ferentino, quartier generale degli allenamenti dei Leoni, assiste alle sfide nello stadio gioiello di viale Olimpia e segue con particolare interesse la formazione Primavera 1 canarina, in cui da agosto milita il figlio Cristian.

Mercoledì scorso, in Coppa Italia, il giovane attaccante ha firmato la prima rete con la maglia giallazzurra, facendo così un regalo speciale al padre nel giorno del suo 47esimo compleanno. Totti, sempre nell'annata 2015-16, era sceso in campo, subentrando nella ripresa, anche nella gara di ritorno giocata nel gennaio 2016 e terminata 3-1 per i padroni di casa, dopo il momentaneo 1-1 (gol di Daniel Ciofani in risposta a Nainggolan) al duplice fischio.

Ciociari e capitolini si sono poi ritrovati di fronte in A tre stagioni dopo: il 26 settembre 2018 all'Olimpico e il 23 febbraio 2019 allo "Stirpe", con la Roma vittoriosa in entrambe le occasioni rispettivamente per 4-0 e 3-2 (Dzeko decisivo su rigore al 94'). Sulla panchina dei giallorossi quell'anno sedeva mister Eusebio Di Francesco (fu esonerato a marzo), che solo nella primavera precedente aveva sfiorato l'accesso alla finale di Champions.

Ora Difra è il nuovo condottiero del Frosinone che piace, gioca un buon calcio, diverte e sa anche stupire. Il tecnico, a più di quattro anni dall'esperienza nella città bagnata dal Tevere, ritrova ancora la Roma da avversaria in una piazza che conosce molto bene e in cui ha lasciato il segno riuscendo a emozionare. Per lui, da ex di lusso, l'incontro di stasera, il quinto tra i due club nel campionato delle big, non sarà privo di battiti e di brividi. «Vedere quel pubblico farà tanto piacere - ha spiegato il tecnico - ma sono concentrato solo sul Frosinone».

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