Bocce fa rima con integrazione ed è solo uno dei progetti portati avanti ad Alatri per le persone down. Proprio nella giornata nazionale delle persone con Sindrome di Down che si è celebrata ieri, ottime notizie dalla a Ciociaria, dove Franco Frioni ha conquistato il suo terzo titolo di Campione Regionale consecutivo nella cat. A, il collega Jonathan Graziani ha conquistato il titolo di Campione Regionale cat. C e Mattia Ricciotti ha conseguito la medaglia d’argento in categoria C21, sfiorando per pochissimi punti il posto d’onore.
Ricordiamo che la squadra di Bocce dell’Associazione Insieme Alatri odv detiene anche il titolo per il Campione nazionale categoria B che è andato, l’ottobre scorso a Trevi (PG) ad Alessandro Medici.
Grandissima soddisfazione e commozione è stata espressa dal presidente della bocciofila Sanità, Giuseppe Palombarini e dai vertici dell’associazione Insieme Alatri, Sandra Frioni e Gianni Ricciotti che, lo ricordiamo, guidano una struttura completamente formata solo da genitori e familiari di ragazzi con la sindrome di Down o con ritardo cognitivo, attorniati ed aiutati da tanti amici volontari, come appunto gli istruttori del circolo delle bocce alatrense. “Non possiamo che ringraziarli- ci racconta commossa la presidente Frioni- perché anni fa hanno accolto i nostri ragazzi per farli svagare e fargli fare della sana attività fisica. Mai avremmo pensato che li avrebbero trasformati in atleti veri e propri e di questo siamo immensamente orgogliosi”. La squadra, oltre ai tre vincitori citati, era composta anche da Ludovico Morini, Piergiorgio Vinci, Arianna Pro e Alessandro Medici (Campioni italiano 2022) che si sono battuti con fierezza e tutti insieme, dal 20 al 22 ottobre, si batteranno alle nazionali di Padova. Ricordiamo che, oltre allo sport, l’associazione è impegnata nell’autonomizzazione di questi ragazzi che punta a renderli più indipendenti possibile anche per quando non saranno più tutelati dai loro genitori. È così che l’associazione collabora con l’Istituto Alberghiero di Fiuggi (FR) e con diversi ristoranti del territorio per insegnare loro un mestiere che sia in cucina o in sala. Ma non è tutto; le famiglie si stanno battendo con unghie e denti per fondare la Cittadella Sociale, con l’appoggio di numerosissime associazioni e strutture pubbliche e private, puntando a gestire l’Ostello della Gioventù sito all’interno dell’ex Campo di Internamento de Le Fraschette, luogo di memoria e storie tragiche che potrebbe diventare teatro di sviluppo e inclusione, e oggi in capo al Demanio ed abbandonato a se stesso.