Omissione, assolto il sindaco di San Giovanni Incarico: «Ho agito sempre con trasparenza»

La vicenda legata alla consegna degli atti relativi ad un consiglio comunale del 2022

Omissione, assolto il sindaco di San Giovanni Incarico: «Ho agito sempre con trasparenza»
di Vincenzo Caramadre
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Sabato 24 Febbraio 2024, 10:10 - Ultimo aggiornamento: 15:41

Omissione di atti d’ufficio, assolto con formula piena il sindaco di San Giovanni Incarico Paolo Fallone. La vicenda che risalente al 2022, dopo un esposto dei consiglieri comunali di minoranza è stata definita, nelle scorse ore, davanti al Gup del tribunale di Cassino. Al sindaco Fallone, in pratica, era stato contestato dalla procura di Cassino di “non aver consegnato atti di natura amministrativa” agli esponenti dell’opposizione, dopo che avevano inoltrato richiesta di accesso agli atti relativi al consiglio comunale del 29 luglio 2022, dove, tra gli altri punti all’ordine del giorno si era discusso di variazioni ed equilibrio di bilancio. Il primo cittadino, sin da subito si era difeso sostenendo che «i consiglieri erano a conoscenza che il verbale richiesto era contenuto all’interno della delibera di consiglio che regolarmente è stata pubblicata sul sito comunale».

LA RICOSTRUZIONE

I quattro consiglieri il 29 settembre, via Pec, chiesero i verbali della seduta, non ricevendo risposta il 17 ottobre nel corso di altra seduta sollecitarono la consegna, che non arrivò.

Il 4 novembre inviarono, così, la diffida, alla quale non ci sarebbe stata ancora risposta. Da qui l’esposto presentato alla stazione carabinieri di Cinecittà a Roma e i conseguenti atti d’indagine delegati dal procuratore di Cassino. A fine giugno scorso la richiesta di rinvio a giudizio e nelle scorse ore la decisione del Gup.

LA REAZIONE

«Sono stato assolto dal procedimento penale iniziato da una denuncia nei miei confronti sottoscritta dai consiglieri di minoranza», ha esordito Fallone. «La notizia uscì sui giornali e qualcuno addirittura pubblicò l’atto di citazione gridando che ero stato incriminato di un grave reato e che questa era la dimostrazione che io non ero un sindaco trasparente. Ebbene, dinanzi al Gup del tribunale di Cassino, si è svolta l’udienza preliminare per verificare se l’accusa nei miei confronti era perseguibile. Grazie al grande lavoro fatto dal mio difensore, il professor Francesco Scalia, che ha dibattuto punto, punto il reato contestatomi, rimarcando la mia totale trasparenza e correttezza nell’agire, anche il pubblico ministero ha chiesto la mia totale assoluzione perché il fatto non sussiste. Finalmente, mi è stato comunicato dal professor Scalia che il Giudice ha emesso il dispositivo di assoluzione in formula piena. Ringrazio il professor Scalia per l’ottimo lavoro svolto, così come tutti i miei amministratori che dal primo momento mi sono stati vicini, i funzionari e gli impiegati del Comune che hanno sempre avuto fiducia nel mio operato, e che hanno toccato con mano, sempre, la mia correttezza, non solo nelle procedure amministrative. Ritengo sottolineare -ha aggiunto - la decisione del Gup, per me è importante, perché ci tengo molto ad agire in maniera corretta sempre, ma soprattutto, perché è l’ennesima dimostrazione che questa è una Amministrazione comunale che ha sempre avuto un comportamento corretto fin dal primo giorno dell’insediamento avvenuto nel giugno 2017. Non aggiungo altro, perché non serve», ha concluso Fallone. 

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