Sposi in fuga senza pagare il conto del pranzo di nozze, la procura: «Nessuna truffa». Lo sposo: «Finito un incubo»

Il caso di Moreno Prioretti, il 47enne di Ferentino (Frosinone) denunciato dai proprietari del ristorante "La Rotonda" di Boville Ernica: era fuggito in Germania

Sposi in fuga senza pagare il conto del pranzo di nozze, la procura: «Nessuna truffa». Lo sposo: «Finito un incubo»
di Emiliano Papillo
3 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Aprile 2024, 07:53 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 11:33

Banchetto matrimoniale non saldato, non ci fu alcun tentativo di truffa. Archiviato il procedimento penale nei confronti di Moreno Prioretti, il 47enne di Ferentino balzato alla ribalta della cronaca nazionale dopo la denuncia dei titolari del ristorante "La Rotonda" di Boville. La vicenda risale all'agosto dello scorso anno quando il 47enne, che da tempo si era trasferito a vivere in Germania, aveva deciso di sposarsi con la compagna, una modella di origini polacche dalla quale aveva avuto già una figlia, nella sua terra, in Ciociaria. La festa si era tutta svolta al ristorante di Boville. Prima il rito civile, poi il banchetto con menù di pesce e musica dal vivo. Una ottantina di invitati, tra adulti e bambini. Una bellissima festa, tutti contenti, ma i problemi sono sorti quando si è trattato di pagare. Prioretti con il proprietario del ristorante aveva pattuito un prezzo di 8.100 euro, compresa la mancia di 400 euro per i camerieri.

I CONTI NON TORNANO

Alla fine della festa, invitato dai proprietari a saldare il conto, Prioretti aveva assicurato che sarebbe passato il giorno seguente.

All'appuntamento però non si era presentato e solo dopo diversi solleciti aveva versato 1.750 euro, quindi nei giorni successivi altri 1.500 euro in tre tranche. Dovevano essere versati ancora 4.850 euro ma dalla metà di settembre, il 47enne aveva fatto ritorno in Germania e risultava irreperibile nonostante i tentativi dei proprietari del ristorante di contattarlo. Questi ultimi allora avevano deciso di presentare una denuncia-querela.

Siamo agli inizi di ottobre, il caso finisce sui giornali. È a quel punto che Prioretti si rifà vivo e invia un bonifico di 3.300 euro. In totale ha pagato 6.550 euro (non tornano i numeri delle persone effettivamente presenti), i proprietari del ristorante hanno continuato a pretendere il pagamento della somma mancante: circa 1.500 euro, più le spese legali, come specificato nella denuncia presentata ai carabinieri.
Ma il sostituto procuratore Samuel Amari non ha ravvisato nella vicenda elementi che possano far contestare un tentativo di truffa o comunque di raggiro.

Manolo Prioretti, lo sposo “scroccone” torna a Ferentino: «Ho saldato tutto». Ma il ristoratore: «No, mi deve ancora 1.400 euro»

Manolo Prioretti, lo sposo scappato senza pagare il pranzo di nozze: «Non sono fuggito, pensavo di aver rateizzato il conto»

LE MOTIVAZIONI

«D'altro lato - scrive il magistrato - non appare neppure raggiunta, né risulta altrimenti acquisibile la prova del dolo iniziale della truffa lamentata dai ristoratori, in quanto l'indagato, a fronte di un debito di 8100 euro, ha comunque corrisposto complessivamente la somma di 6550 euro, di cui 3300 euro a mezzo bonifico bancario successivamente alla presentazione della querela. Ciò che risulta piuttosto è una controversia di natura civilistica ed è pertanto presso le competenti sedi che la stessa potrà eventualmente trovare composizione». Il pubblico ministero ha quindi chiesto l'archiviazione del procedimento e la richiesta è stata accolta dal gup Antonello Bracaglia Morante.

«È la fine di un incubo per me e la mia famiglia- commenta Prioretti - Siamo stati messi alla gogna senza motivo. Non sono mai stato un truffatore e non ho mai pensato di ingannare il ristoratore tra l'altro nel giorno più bello della mia vita, quello del matrimonio. Questa storia mi ha segnato. Sono molto amareggiato. Ringrazio il mio legale Antonio Ceccani per la grande professionalità ed insieme a lui valuteremo tutte le mosse future. Vedersi rovinare un matrimonio da accuse infondate è stato brutto, ma sono pronto a riprendere la vita di sempre». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA