Erano divorziati da anni, ma erano in buoni rapporti, anzi erano diventati buoni amici: il giudice riconosce a una donna il risarcimento dopo la morte dell'ex in un incidente stradale. Lo ha stabilito il Tribunale di Cassino, in accoglimento delle tesi degli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola, con sentenza emessa a conclusione di un giudizio penale che vedeva imputato un sessantenne di Cassino del delitto di omicidio stradale. I fatti. Nel novembre del 2014 l'uomo alla guida del suo autocarro sulla Superstrada Cassino – Sora, invadeva la corsia opposta, travolgendo una Lancia Y condotta da un settantenne di Atina, il quale decedeva a seguito del gravissimo impatto.
La sentenza
La compagnia di Assicurazioni decideva di risarcire i danni di tutti gli eredi del defunto, ad eccezione dell'ex moglie sostenendo che, avendo divorziato diversi anni prima, la donna avrebbe perso ogni diritto.
Gli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola sono riusciti a dimostrare che, nonostante la cessazione degli effetti civili derivanti dal matrimonio, la signora aveva mantenuto un rapporto stabile di natura familiare e/o affettiva con l'ex coniuge e, pertanto, aveva diritto al risarcimento dei danni corrispondenti alla sofferenza interiore e allo stravolgimento del sistema di vita, derivante dalla morte dell'uomo. Il Tribunale di Cassino, accogliendo le tesi dei due legali, ha condannato l'imputato alla pena di 6 mesi di reclusione (pena sospesa) e la Compagnia di assicurazioni a risarcire tutti i danni subiti dalla ex coniuge del deceduto, riconoscendo in suo favore anche una somma di 20 mila euro a titolo di provvisionale immediatamente esecutiva.