Ferentino, ha le convulsioni durante un battesimo: carabiniere fuori servizio lo rianima tra le lacrime dei parenti

Protagonista del soccorso il brigadiere Donato Stanco: così ha salvato un 60enne colto da malore

Il monastero di Sant'Antonio a Ferentino
di Andrea Tagliaferri
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Martedì 26 Settembre 2023, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 10:56

Colto da malore durante una cerimonia, sessantenne salvato da un carabiniere fuori servizio. È accaduto domenica nel cuore di Ferentino, nel monastero di Sant'Antonio, dove si stavano celebrando due battesimi con oltre un centinaio di persone. Ad un certo punto, uno degli invitati, un sessantenne di Frosinone, è uscito dalla chiesa perché si sentiva mancare le forze. Giunto all'esterno, nel piazzale antistante il monastero, si è appoggiato ad un muretto perimetrale. Fortuna ha voluto che accanto a lui ci fosse un carabiniere fuori servizio, Donato Stanco, che stava facendo una passeggiata con la sua moglie e la figlia di due anni,

Il militare dell'Arma, con un colpo d'occhio, si è reso conto che qualcosa non stesse andando per il verso giusto, ha visto l'uomo impallidire e accasciarsi all'indietro verso un piccolo dirupo, circa due metri di altezza, che si trova sotto il muro perimetrale del convento.

Senza pensarci su, con un balzo repentino, il carabiniere ha afferrato il sessantenne per la camicia e lo ha salvato dalla caduta di diversi metri all'indietro, posizionandolo a terra in posizione di sicurezza.

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IL SOCCORSO

A quel punto il militare, che si è scoperto poi essere un brigadiere dell'Arma in forza nella caserma di Vico nel Lazio, tra gli sguardi attoniti dei presenti e le grida dei familiari che nel frattempo erano stati richiamati dal trambusto davanti la chiesa, ha messo in pratica le procedure di soccorso.
I corsi di Blsd e gli aggiornamenti che si fanno regolarmente sul posto di lavoro, anche e soprattutto nelle Forze dell'Ordine, evidentemente, hanno aiutato a gestire l'emergenza.

Una volta stabilizzato il corpo, che era in preda alle convulsioni e liberate le vie respiratorie ostruite dalla lingua, l'uomo si è accinto a iniziare il massaggio cardiaco, chiedendo agli altri di metterlo in comunicazione con il 118. Proprio in quel momento, però, il sessantenne ha cominciato a riprendere colore e a respirare autonomamente tra il sollievo di tutti. Nel frattempo, gli operatori del Pronto soccorso al telefono hanno chiesto al soccorritore di qualificarsi e riferire lo stato della vittima ed è in quel momento che il giovane ha comunicato chi fosse e che ruolo avesse, tra i complimenti dei presenti e le lacrime dei parenti che ancora stentavano a riprendersi dallo spavento.

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L'uomo, ancora disteso a terra, appena ha ripreso lucidità ha capito quanto capitato ed ha abbracciato il suo salvatore con le poche forze appena recuperate. Dopo qualche momento di naturale confusione, la situazione è tornata tranquilla, l'uomo è stato affidato ai soccorritori e la funzione religiosa ha potuto riprendere normalmente.

Un altro salvataggio ad opera di un carabiniere a distanza di poche ore da quello avvenuto a Pontecorvo dove un militare dell'Arma ha fermato un trentenne che voleva gettarsi dal belvedere parlando con lui un'ora,
 

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