Segregata in casa, si chiude in bagno e chiama i soccorsi

Segregata in casa, si chiude in bagno e chiama i soccorsi
di Emiliano Papillo
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Venerdì 12 Aprile 2024, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 09:34

 

Si rifugia in bagno per chiedere aiuto, i carabinieri irrompono in casa mentre il compagno violento tentava di sfondare la porta. Paura per una 25enne l'altro giorno a Ferentino, nei pressi a del Lago di Canterno.
La ragazza da tempo era vittima delle violenze dell'uomo con il quale aveva una relazione da diversi anni. Lui, un operaio di 40 anni, la obbligava a stare chiusa in casa e le impediva persino di usare il telefono cellulare per chiamare familiari e amici.La 25enne viveva segregata e ogni volta tentava di ribellarsi a quella situazione doveva fare i conti con la violenza del compagno che spesso, dopo aver lavorato, tornava a casa ubriaco.
E così l'altra sera, quando è rientrato a casa e ha visto che la compagna stava parlando al telefono, l'operaio è diventato una furia. L'uomo ha tentato di strappare lo smartphone dalle mani della 25enne, ma la ragazza è riuscita ad evitare la presa e a scappare chiudendosi a chiave in bagno. L'operaio ha cominciato ad urlare, voleva che la compagna aprisse la porta e al suo rifiuto ha tentato di sfondarla. Non riuscendo nell'intento è uscito fuori, ha buttato giù la finestra, ma nel frattempo la ragazza aveva chiesto aiuto al 112.

L'INTERVENTO

Nel giro di pochi minuti presso l'abitazione sono arrivati i carabinieri e un'ambulanza del 118. La ragazza, all'arrivo dei soccorsi, era terrorizzata. I militari dell'Arma l'hanno tranquillizzata mentre gli operatori del 118 le prestavano le prime cure, anche se la donna al momento dell'intervento non presentava lesioni sul corpo.
Quindi la ragazza è stata portata prima in ospedale, poi in una struttura protetta che si occupa dell'ospitalità delle donne vittime di violenza. La 25enne ha raccontato ai militari dell'Arma che da un anno viveva segregata in casa, vittima di violenze ogni qualvolta tentava di disubbidire al compagno che le impediva anche di usare il telefono cellulare.
I vicini di casa, sentiti dai carabinieri, hanno raccontato che la coppia si era trasferita da circa cinque anni abitare a Borgo Porciano anche se la giovane si vedeva pochissimo e la coppia socializzava poco con la comunità. L'uomo è stato colpito dal divieto di avvicinamento alla ragazza. Se non rispetterà l'obbligo, rischia di finire in carcere.
 

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