Notte di paura e di botte in piazza a Isola del Liri: «Sono vivo per miracolo»

Notte di paura e di botte in piazza a Isola del Liri: «Sono vivo per miracolo»
di Gianpiero Pizzuti
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Martedì 9 Aprile 2024, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 09:49

 

«Sono vivo per miracolo. Un altro calcio in testa e non sarei qui a raccontarvi cosa è accaduto sabato notte». Le parole di Andrea Caringi, titolare del "Camaleonte" in pieno centro cittadino ad Isola del Liri, aggredito a calci e pugni da un gruppo di persone, arrivate in città per una spedizione punitiva mirata: «C'erano tre ragazzi rom che chiedevano da bere al bancone ricostruisce i fatti Andrea . Il barman li ha esortati a fare lo scontrino come da prassi e poi consumare. Non hanno voluto sentire ragioni, volevano che facesse quello che dicevano loro, versare da bere e basta. Al che sono intervenuto, esortandoli a rispettare le regole, altrimenti potevano pure andar via, tutto questo in maniera civile e senza alzare i toni. Qualche minuto dopo un mio collaboratore mi ha chiamato dicendomi che mi stavano aspettando fuori, così sono andato verso di loro in piazza De'Boncompagni, non ho fatto altro che attraversare la strada. Appena mi sono avvicinato a loro dicendo che per me non era successo nulla, sono scese da una macchina cinque persone ed è successo il finimondo. Aggredito improvvisamente, un pugno in faccia, ho perso l'equilibrio e giù calci. Sono riuscito a mettermi in piedi e scappare verso il "Village", ma è stato inutile: una furia, tutti contro di me. Non so come mi sono ritrovato fuori dal mio locale, ma non ero più in grado di capire nulla. Ricordo solo i lampeggianti dell'ambulanza e le portiere che si aprivano, il resto è buio». Seconda aggressione in una settimana, sempre in piazza De'Boncomapgni, due ragazzi finiti al SS. Trinità di Sora. Andrea dopo una notte al pronto soccorso è tornato a casa. Ha il volto tumefatto. È avvilito, rassegnato e impotente davanti a questi eventi.

LE INDAGINI

I carabinieri di Isola del Liri congiuntamente al comandante della Compagnia di Sora, Domenico Cavallo, erano ieri mattina sotto il palazzo comunale. Sulla piazza ci sono telecamere del sistema di videosorveglianza, una base su cui partire per identificare i responsabili. «Sono in corso gli accertamenti da parte delle forze dell'ordine il commento del sindaco di Isola del Liri Massimiliano Quadrini - e non ritengo quindi opportuno rilasciare alcuna dichiarazione su quanto accaduto». Una nota anche dal parroco don Alfredo Di Stefano sulle prime notti di primavera nel sabato di Pasqua e la scorsa: «Bisogna esigere rispetto per il borgo e per coloro che ci vivono le parole del monsignore -. Non c'è solo il problema delle regole da far rispettare, ma la necessità ormai lampante che tocchi agli isolani affiancare chi governa la città per difenderla con più convinzione. La maleducazione, l'ignoranza, l'arroganza si possono combattere nelle notti in cui sembra che ormai tutto sia permesso? Forse sì, magari anche con l'esempio di convivenza civile offerto dai tanti altri che amano la propria città, ma attenzione, la religione qui non c'entra. C'entrano i valori che una città piena di contrappassi (come i residenti che fuggono via dal centro, rassegnati davanti ai disagi che prendono il sopravvento) non riesce più a trasmettere. Non lasciamo che sia un'esperienza a termine. Bisogna dare tutti, forze d'ordine e politica, cittadini e cristiani, un segnale di compattezza, a tutti. Siamo stati candidati tra i borghi più belli di Italia. Fatevi una passeggiata la domenica mattina presto, nemmeno coloro che puliscono riescono a riordinarla per i turisti che arrivano».

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