Frosinone, piccoli comuni: fondi anti spopolamento e per la natalità

Frosinone, piccoli comuni: fondi anti spopolamento e per la natalità
di Stefano De Angelis
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Martedì 2 Aprile 2024, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 09:57

 

Rischio spopolamento della fascia dei centri montani: mano tesa della Regione per cercare di contrastare il fenomeno che preoccupa sempre di più.
La Pisana, infatti, ha stanziato fondi per un totale di 1,3 milioni di euro per i "piccolissimi comuni", con popolazione sotto i duemila abitanti, per favorire la residenzialità e le nuove nascite in quei borghi dove i cittadini sono sempre di meno e sempre più anziani. È quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta guidata dal governatore Rocca su proposta dell'assessore agli Enti locali Luisa Regimenti. Con questa misura si intende integrare il piano triennale 2022-2024 per la riqualificazione dei paesi. L'intervento prevede l'erogazione di un contributo economico, una tantum e in un'unica soluzione, per il sostegno della natalità e della genitorialità. Saranno i Comuni a distribuire le risorse ai destinatari "secondo valutazioni di adeguatezza e proporzionalità parametrate alle situazioni socio-demografiche" del luogo. «I beneficiari - spiegano dalla Regione - saranno i nuclei familiari residenti in cui siano presenti figli di età inferiore a tre anni o in cui si verifichino nascite entro il 31 dicembre 2024 e i nuclei nelle stesse condizioni che trasferiscano la propria residenza in un "piccolissimo comune" e la mantengano per almeno cinque anni, unitamente alla dimora abituale».
«Abbiamo voluto questa innovazione al piano triennale dei piccoli comuni, con apposite risorse stanziate nel bilancio 2024-2026, perché è una misura fortemente richiesta dai sindaci di questi Comuni, che nel Lazio sono 167, più di un terzo del totale» ha evidenziato Regimenti.
L'assessore ha poi aggiunto che tali centri «presentano fabbisogni ulteriori e specifici determinati dalla marginalità geografica, dalle difficoltà di comunicazione e dalla modesta diffusione dei servizi al cittadino che, anche a causa dell'età media avanzata della popolazione, ne stanno causando il progressivo spopolamento». Dai dati Istat, infatti, emerge che nel Lazio in quattro anni, dal 2019 al 2022, la popolazione complessiva residente in questi comuni è diminuita di quasi tremila unità. «Il deserto demografico e residenziale rischia di far sparire interi borghi, culla delle nostre radici e della nostra cultura - ha concluso l'assessore -. I bonus sulla residenzialità rappresentano un ulteriore strumento che si aggiungerà agli interventi già previsti dal piano triennale con quasi tre milioni di euro a disposizione per potenziare servizi, strutture turistiche, centri per la promozione dei prodotti tipici, spazi di coworking».

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