Tradizione e ingegno, i presepi degli studenti

Tradizione e ingegno, i presepi degli studenti
di Annalisa Maggi
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Venerdì 15 Dicembre 2023, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 20:16

 

Concorso di presepi per le scuole, per la Ciociaria premiati l'ingegno e l'estro di due istituti scolastici di Alatri e del Comprensivo di Paliano. In occasione della ricorrenza degli ottocento anni del primo presepe della storia, realizzato nel 1223 da San Francesco d'Assisi a Greccio, la regione Lazio tramite la società LazioCrea ha indetto il concorso "Il Presepe: Ottocento anni di storia" per promuovere la realizzazione e valorizzazione del presepe nelle scuole del Lazio. Il bando prevedeva premi in denaro: 4000 euro per i migliori presepi realizzati dalle scuole primarie, 6000 euro per le secondarie di primo grado e 7000 euro per le secondarie di secondo grado.

LA PREMIAZIONE

L'invito a rappresentare la tradizione natalizia che richiama valori di pace, famiglia, solidarietà e speranza è stato raccolto da una quinta della scuola primaria dell'Istituto Comprensivo 1 Alatri, dalle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo di Paliano e dall'istituto di istruzione superiore Sandro Pertini di Alatri. La premiazione si è tenuta mercoledì corso presso il Teatro dell'opera di Roma dove, in occasione del concerto di Natale, sono state premiate le scuole vincitrici del concorso.
Orgoglio e soddisfazione è stata espressa dalla scuola primaria alatrese. Le insegnanti Roberta Pietrobono, Annamaria Cianfrocca e Claudia Scaccia, hanno guidato i bambini della 5^ D della primaria Luigi Ceci di Alatri in tutte le fasi di realizzazione dell'opera intitolata "Nativitas Cyclopicum Civitate" scegliendo come ambientazione dell'opera presentata Porta San Benedetto, una delle sette porte millenarie che caratterizzano la città delle mura megalitiche. «La nostra soddisfazione più grande sottolineano le insegnanti è esserci avvicinati in modo alternativo all'arte presepiale che non conoscevamo». A seguire i ragazzi negli intensi laboratori, anche pomeridiani, è stato anche Giacomo Fratarcangeli, artigiano presepista di Alatri che ha trasmesso agli alunni i segreti di un'arte antica e preziosa.

PALIANO

Originale e innovativa l'opera realizzata dai ragazzi delle classi seconde e terze dell'istituto comprensivo di Paliano seguiti dagli insegnanti di tecnologia e educazione fisica, Manuela Vacca e Andrea Antonio Martini. Utilizzando materiale da riciclo come pezzi di vecchie squadre da disegno e compassi danneggiati, gli alunni della scuola di Paliano hanno creato con la stampante 3 D una lampada da parete, presentata col titolo "Litofania geometrica della Natività". Una delegazione di alunni, composta da alcuni genitori e dai docenti che hanno partecipato all'allestimento del lavoro hanno partecipato alla cerimonia di premiazione presso il Teatro dell'Opera di Roma e, con l'occasione, hanno potuto ascoltare le note del concerto di Natale eseguito dall'orchestra del teatro. «È stato emozionante - commentano la brillante affermazione dall'istituto scolastico palianese - ricevere il primo premio dal noto presentatore televisivo Tiberio Timperi che ha illustrato le modalità di realizzazione del lavoro svolto in maniera originale dai ragazzi».
La terza scuola selezionata in provincia di Frosinone che si è aggiudicata il primo premio nella sezione riservata alla scuola secondaria di secondo grado è l'istituto di istruzione superiore con indirizzo professionale di manutenzione e assistenza tecnica S. Pertini di Alatri.

TRADIZIONI E RICICLO

La rivalutazione dei vecchi mestieri e il riciclo dei materiali sono le due direttrici che hanno mosso le mani dei ragazzi, seguiti dal professore Fernando Rea, nel realizzare un presepe con un funzionamento a carillon. "Il lavoro è frutto del laboratorio di "Bottega scuola" sulla battitura del ferro artistico" spiega la dirigente Annamaria Greco che rivela:«E' stato utilizzato il motorino di un girarrosto rotto e del ferro battuto riciclato, nel pieno rispetto della tematica ambientalista e in un'ottica di rivalutazione dei vecchi mestieri».

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