Bristol-Catalent: entro
​fine anno la transazione

La Bristol di Anagni
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Domenica 22 Settembre 2019, 20:42 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 10:49
Settimane delicate, alla Bristol-Myers Squibb di Anagni, per l’acquisizione dell’intero sito industriale da parte del colosso statunitense «Catalent».
«E’ senz’altro una transazione “storica” per la Ciociaria, sia per dimensioni che per coinvolgimento delle maestranze - commenta Antonella Valeriani, segretario della Femca-Cisl -. Nell’arco degli ultimi decenni non ne ricordo una simile». 
Un percorso, quindi, che volge al termine e che ha visto protagonisti il direttore generale di Bristol-Myers Squibb di Anagni Barbara Sambuco, il direttore delle Risorse Umane Davide Boccacci insieme ai vertici di Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiletec Uil Antonella Valeriani, Sandro Chiarilitti e Mauro Piscitelli.
Ma l’operazione quando sarà conclusa?
«Prevediamo di completare l’operazione entro la fine dell’anno - precisano dalla direzione della Bristol - previo ottenimento delle approvazioni di legge, della procedura di informazione e consultazione con i sindacati e il soddisfacimento di determinate condizioni di chiusura dell’accordo».
Dal punto di vista occupazionale cosa cambia?
«La procedura di vendita è in corso, al momento non ci sono cambiamenti. In base alla normativa TUPE (Trasferimento di imprese e difesa dell’occupazione) tutti i dipendenti prevalentemente o interamente dedicati al sito saranno trasferiti».
Il polo chimico-farmaceutico di Anagni ha registrato un boom di esportazioni (+64% secondo fonti della Regione). Quale è stato l’elemento principale da cui è scaturita una performance così positiva? 
«Il nostro sito di Anagni ha mantenuto stabile nell’ultimo anno il portfolio di prodotti e di mercati serviti».
Una volta perfezionata la cessione a Catalent cosa cambierà dal punto di vista produttivo?
«Nell’individuare un potenziale acquirente, abbiamo guardato con attenzione alle capacità di investimento e sviluppo per individuare un potenziale acquirente con la stabilità finanziaria e la credibilità industriale necessarie per portare avanti in futuro le attività dello stabilimento con successo. Catalent ha una solida organizzazione di produzione e sviluppo per conto terzi che vede Anagni come un importante elemento della sua futura strategia di network. Catalent è inoltre riconosciuta per le sue avanzate tecnologie e soluzioni di sviluppo per un’ampia gamma di applicazioni, compresa la somministrazione per via orale di farmaci a piccole molecole, farmaci biologici e altre specialità farmaceutiche e servizi di fornitura clinica, e intende proseguire lo sviluppo attivo del sito di Anagni nel lungo termine».
Dal sindacato sono state spese parole di grande apprezzamento nei confronti della direzione aziendale («C’è sempre stato un clima di grande collaborazione. La conflittualità rasenta lo zero»). Quanto conta avere buone relazioni sindacali?
«Fin dallo scorso anno Bristo-Myers Squibb ha avuto incontri regolari con i sindacati/le RSU per aggiornarli sull’andamento dell’operazione. Il modello di relazioni industriali adottato è stato innovativo, come riconosciuto pubblicamente da azienda, sindacato, Confindustria e referenti politici. Coinvolgere da subito tutti gli interlocutori, in modo trasparente e con la corretta comunicazione a supporto, ha trasformato una decisione aziendale in un progetto condiviso, dove il grande senso di responsabilità delle parti sociali e del management aziendale nei confronti dei lavoratori e del territorio ha potuto massimizzare le opportunità di attirare potenziali acquirenti credibili, come nei fatti si è dimostrato. Questa è una vera storia di successo che proviene dal territorio ciociaro».
E’ ben noto che chi non investe in ricerca rimane tagliato fuori dal mercato: ad Anagni si punta più sulla produzione o sulla ricerca? Quali i prodotti di punta?
«Lo stabilimento di Anagni è specializzato nella produzione e il confezionamento di farmaci utilizzati nei campi dell’immunoncologia, della virologia, del cardiovascolare, dell’immunologia, degli antinfettivi e dei corticosteroidi. Anagni serve più di 71 mercati in tutto il mondo. Come osservato dal Presidente di Catalent, Alessandro Maselli, l’acquisizione dello stabilimento di Anagni offre ai loro clienti europei grandi opportunità rispetto a farmaci biologici e orali per accelerare i loro programmi di sviluppo e migliorare le forniture commerciali».
Programmi che, come riconosciuto dallo stesso sindacato, possono dare un’ulteriore spinta alla crescita del territorio.
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