In carcere per una rapina mai commessa, lo Stato lo risarcisce con 30mila euro

In carcere per una rapina mai commessa, lo Stato lo risarcisce con 30mila euro
di Marina Mingarelli
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Venerdì 30 Agosto 2019, 13:40 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 13:41
Arrestato per una rapina in villa avvenuta nel 2009 a Ferentino, C.C.un operaio di 31 ani residente a Ferentino, era stato condannato a sei anni e sei mesi di carcere. Ma il suo avvocato difensore Alessandro Loreto è riuscito a dimostrare che si era trattato di un errore giudiziario.

L'uomo, a seguito della documentazione presentata dal legale nel procedimento di revisione, che non lasciava ombra di dubbio circa la sua estraneità ai fatti che gli erano stati contestati, è stato rimesso in libertà. Ma a causa di quell'errore giudiziario il 31enne aveva trascorso quattro mesi nel carcere di Civitavecchia. Ed essendo stato condannato per il reato di rapina a mano armata, non aveva potuto usufruire di agevolazioni all'interno della casa circondariale. Per il 31enne erano stati quattro mesi terribili. Quando però il legale Loreto è riuscito a dimostrare l'innocenza del suo assistito davanti ai giudici alla corte di Appello di Perugia per competenza, ha presentato immediatamente richiesta di risarcimento per aver trascorso ingiustamente la pena detentiva. Nei giorni scorsi è arrivata la sentenza: lo Stato infatti dovrà risarcirlo di 30mila euro.

I fatti risalgono al 2016 quando i carabinieri fecero scattare le manette ai suoi polsi non appena l'uomo, che si era recato all'estero per un viaggio, aveva messo piede all'aeroporto di Fiumicino.
L'operaio era stato accusato di aver preso parte ad una rapina sanguinosa avvenuta in una villa anni prima, e precisamente nel 2009. Un colpo dove addirittura avrebbe utilizzato anche delle armi. Nonostante il 31enne avesse proclamato la sua innocenza venne arrestato e tradotto in carcere. Era stato a quel punto che l'avvocato difensore Alessandro Loreto aveva cominciato a lavorare per dimostrare l'innocenza del suo assistito.

La carta vincente è stata proprio quella di aver dimostrato che il giorno in cui era stata consumata la rapina il suo cliente si trovava all'estero. Il giudice dopo aver visionato tutta la documentazione ha deciso di rilasciare il detenuto. Poi c'è stata la richiesta di risarcimento danni per l'ingiusta detenzione. Risarcimento ora quantificato in 30mila euro.
 
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