Nessun traffico illecito di rifiuti nella gestione della Saf: assolti Vicano, Fardelli e Suppressa

A tutti era stato contestato il traffico illecito nell'ambito della classificazione dei cosiddetti "codici a specchio"

L’impianto Saf di Colfelice
di Vincenzo Caramadre
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 15:37 - Ultimo aggiornamento: 15:41

Assoluzione con formula piena per Mauro Vicano, Cesare Fardelli (già Presidenti Saf ) e Roberto Suppressa, direttore Saf. Erano imputati di traffico illecito di rifiuti nell'ambito di un'indagine della Dda di Roma.

Difesi dagli avvocati Sandro Salera, Domenico Marzi , Paolo Marandola e Vittorio Salera hanno completamente smontato ogni accusa. "L’importanza di questo processo è nel fatto che ha rappresentato una anticipazione del maxi processo “ Maschera “ che vede coinvolto tutta la galassia nazionale dei rifiuti , coinvolgendo le più importanti aziende del settore, e che rappresenta dunque un precedente di fondamentale importanza" , hanno fatto sapere gli avvocati Salera, Marzi e Marandola i quali hanno espresso "grande soddisfazione" per un processo che li ha visti impegnati per anni. 

La difesa, ha puntato sulla piena assoluzione per gli imputati. All'udienza di discussione lo scorso mese di ottobre hanno messo in risalto il fatto che, fino al 2019, la giurisprudenza e i chimici erano divisi sulla classificazione dei rifiuti. Solo nel 2020, invece, sono state emanate le linee guida univoche, ma i fatti contestati sono del 2017. "Quella normativa non è applicabile, anche perché non si è configurato il dolo specifico", ha sostenuto la difesa. Altro aspetto messo in evidenza dagli avvocati, ha riguardato le analisi espletate da propri consulenti.
"I consulenti, attraverso le analisi eseguite secondo univoci protocolli, hanno accertato la non pericolosità dei rifiuti", è stato sottolineato.

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