«Quella non deve dormire sulle mie lenzuola». Entra in casa dell'ex e tenta suicidio per vendetta

Nei guai una 47enne di Alatri: dopo la separazione per mesi ha perseguitato l'ex coniuge e la nuova compagna

«Quella non deve dormire sulle mie lenzuola». Entra in casa dell'ex e tenta suicidio per vendetta
di Marina Mingarelli
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Lunedì 30 Ottobre 2023, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 09:13

Tenta il suicidio per vendicarsi del marito che l'aveva lasciata, ma la tragedia sfiorata ha comportato guai giudiziari per la donna, una 47enne di Alatri, che adesso è finita sotto processo per stalking.

Quel gesto inconsulto era stato scaturito dalla voglia di far del male al coniuge che aveva intrecciato una nuova relazione sentimentale e che aveva chiesto la separazione coniugale. Una separazione che la donna non aveva preso affatto bene. Tant'è che aveva cominciato a molestare l'ex tempestandolo di telefonate e inviandogli centinaia di messaggi. L'obiettivo della 47enne era quello di recuperare quel rapporto e tornare insieme al marito a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo. Ma quando ha capito che il coniuge non sarebbe mai ritornato sui propri passi si era trasformata in una stalker.

La donna non faceva altro che rinfacciare all'uomo di far dormire la sua nuova compagna nel loro letto matrimoniale.

A suo dire in quel comportamento ravvisava era una profonda mancanza di rispetto. Ma era stata proprio la legge ad assegnare l'abitazione al marito che tra l'altro aveva in custodia i loro tre figli. Ogni volta che incontrava l'ex marito gli diceva che avrebbe reso la vita impossibile a tutti e due e che il suo fantasma li avrebbe perseguitati per tutta la vita. Sovente l'uomo se la ritrovava davanti casa che urlava come una ossessa chiedendogli di farla entrare.

L'INCURSIONE IN CASA

Ma un giorno avviene qualcosa che ha veramente fatto temere per la vita della 47enne. La donna introducendosi di nascosto nell'appartamento dell'ex marito si era recata in bagno e una volta infilatasi nella vasca aveva tentato di tagliarsi le vene dei polsi e anche delle caviglie. Il tentativo di suicidio era fallito perché l'ex era arrivato in tempo a casa. Ma quel gesto invece di impietosirlo lo aveva adirato maggiormente.

Tant'è che aveva presentato denuncia nei confronti della moglie che gli stava rendendo la vita veramente impossibile. A suo dire la donna non aveva mai accettato la fine di quel rapporto. La causa di quella separazione non era ascrivibile al fatto che avesse conosciuto un'altra donna. La nuova compagna non c'entrava nulla. Tra i due era crisi profonda già da tanto tempo a causa del carattere violento ed aggressivo della moglie. A conclusione delle indagini la 47enne è finita sotto processo per stalking. La prima udienza si terrà il prossimo novembre.
 

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