Frosinone, primo confronto
tra i candidati a sindaco
E sono subito scintille

Frosinone, primo confronto tra i candidati a sindaco E sono subito scintille
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Mercoledì 11 Gennaio 2017, 18:38
Non è stato un vero e proprio confronto, piuttosto una sorta di antipasto, ma tant’è: a sei mesi dal voto, per la prima volta i candidati a sindaco di Frosinone hanno preso parte tutti insieme ad un dibattito pubblico. Ognuno di loro ha avuto una manciata di minuti per esporre la propria idea di città, ma il poco tempo a disposizione non ha impedito agli sfidanti, chi in maniera indiretta e chi in modo decisamente frontale, di mollare qualche stoccata contro lo sfidato: Nicola Ottaviani che, ovviamente, sotto il profilo amministrativo e politico, è l’uomo da battere.
L’occasione è stata offerta dall’incontro organizzato dall’associazione “ Frosinone 2020” che ieri, nel salone di rappresentanza della Provincia di Frosinone, ha lanciato il forum dal titolo “Un programma per la città”, una piattaforma comune su cui verificare, attraverso la diretta partecipazione di tutti i soggetti della società civile, la qualità e la fattibilità dei progetti degli aspiranti sindaco del capoluogo. L’iniziativa ha avuto un’ottima risposta di pubblico: la sala provinciale era quasi gremita.

Ad aprire i lavori è stato il presidente dell’associazione “ Frosinone 2020”, Raoul Parlanti che, sulla base di numeri e dati, ha fatto una panoramica, impietosa, su Frosinone: dal caos urbanistico al calo demografico, passando per le note dolenti su occupazione, ambiente, Pil pro capite. Insomma, c’è molto da lavorare, al di là di bagarre e slogan elettoralistici.
I quattro sfidanti e il sindaco uscente saranno all’altezza della missione? A loro è stata data la parola.
Il primo ad intervenire è stato il candidato del Pd, Fabrizio Cristofari, il quale, da medico, ha esordito prendendo le difese dei colleghi dell’ospedale di Nola: degli «eroi», ha detto il dirigente del pronto soccorso de “Lo Spaziani”, vittime e non artefici di un sistema sanitario disastrato. E poi Cristofari ha attaccato sulla «situazione disastrosa» dell’ambiente contro cui finora sono stati presi adottati «pannicelli caldi», mentre servono «scelte più drastiche». Poi Cristofari ha puntato il dito su quella che è stata la vera motivazione che lo ha spinto a candidarsi: «Una parte della città soffre, il 10 per cento dei residenti non riesce ad arrivare a fine mese Devono essere impiegate maggiore risorse per combattere il disagio economico».
Il candidato a sindaco del Psi, Vincenzo Iacovissi, è invece partito dalle considerazioni di apertura del dottor Parlanti su urbanistica e calo demografico sostenendo che il capoluogo ha bisogno di un «progetto di ripopolamento» per riconquistare il ruolo che merita, quella di un Comune capofila di una realtà intercomunale, favorendo «processi di aggregazione, sollecitati anche dal legislatore», su settori come la raccolta dei rifiuti e il risanamento ambientale.
È partito a testa bassa il candidato di CasaPound, Fernando Incitti, che si è presentato come l’esponente dell’unico movimento che in questi anni è stato vicino ai cittadini con le raccolte alimentari e altre battaglie, come quelle sulla sanità. Tema sul quale Incitti ha attaccato direttamente Cristofari che, come rappresentante del Pd, il partito di governo della Regione Lazio, «non può permettersi di parlare di sanità». Quindi Incitti ha ripreso i temi cari al suo movimento: stop ai migranti, priorità in tutte le graduatorie agli italiani e infine il degrado del centro storico.
Il sindaco Ottaviani, ovviamente, non c’è stato a far passare Frosinone come un capoluogo in declino. « Frosinone in questi anni ha riacquistato un ruolo di riferimento». Il primo cittadino ha quindi ricordato la battaglia, vinta, sull’acqua, ma anche quella sulla sanità dove il sindaco ha rivendicato il merito di aver saputo condizionare l’assemblea dei sindaci ottenendo, nel piano sanitario, l’impegno della Asl ad attivare quei servizi che di fatto renderanno l’ospedale “Spaziani” un Dea di II livello. Poi sull’ambiente il sindaco ha sostenuto che «rispetto al 2012 gli sforamenti delle Pm10 sono diminuiti del 30 per cento». Questo grazie «a provvedimenti forti», alla «battaglia contro l’impianto a biomasse», ma benefici arriveranno anche grazie a allo spostamento dello stadio e alla realizzazione del parco urbano del Matusa.
Ma secondo il candidato di “ Frosinone in Comune”, Stefano Pizzutelli, Ottaviani è un po’ come «quel chirurgo che recide l’arteria di un paziente e tenta di salvarlo nell’ultimo minuto di vita». Pizzutelli è stato quello che ha attaccato in maniera più diretta il sindaco uscente fornendo i numeri dell’ultimo rapporto sull’ecosistema urbano che pongono Frosinone agli ultimi posti su qualità dell’aria, differenziata, trasporti. Contro l’inquinamento, secondo Pizzutelli, serve una «battaglia drastica» e «il blocco del traffico è ridicolo». E poi l’idea di città che, secondo Pizzutelli, «non deve essere a misura di uomo, ma di bambino». E in questo senso, secondo il candidato di Frosinone in Comune, non è un bel messaggio quello che arriva dai giochi rotti della Villa comunale che nessuno ripara e dall’89esimo posto nella graduatoria del Ministero che rischiano di far per perdere i fondi («Ottenuti da Latima: 18 milioni di euro», ha rimarcato Pizzutelli) per la riqualificazione delle periferie. 
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