Il concorso letterario ha sempre rivolto la propria attenzione su temi che potessero testimoniare il riverbero dello spirito, in nome di un’etica sociale che chiama in causa la solidarietà, la fraternità, la condivisione, l’aggregazione etica e la coesione sociale nelle quali si specchiava la passione di Stefano Marello. Bandito per la prima volta nel 2004, il premio Marello ha parlato di felicità, di futuro e dei 150 anni dell’Unità d’Italia, rivolgendosi sempre alla “cultura” come antidoto alla discriminazione e alla violenza.
Ad aggiudicarsi il primo premio per la sezione poesia edita è stato Vacana con il volume "Il verbo infedele".
Lo scrittore ciociaro è tra i poeti italiani più tradotti al mondo: i suoi libri di poesia si trovano in francese, spagnolo, inglese, russo, turco, greco, svedese ed esperanto.
Considerato dalla critica il successore poetico in Ciociaria di Tommaso Landolfi e di Libero De Libero, nel 1976 ha fondato il premio letterario “Val di Comino”, poi gli Incontri Internazionali di poesia di Alvito e Val di Comino, dunque il premio europeo di Narrativa “G. Ferri-D.H. Lawrence”. Nel 1999 ha dato vita a una “Linea metafisica (o solare)”, fondata sul nesso poesia-filosofia-utopia.
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