Pontecorvo, accusati di aver emesso falsi contratti assicurativi: assolti tre imprenditori

Si soni dovuti difendere dall'accusa di truffa

Il tribunale di Cassino
di Redazione Frosinone
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Sabato 13 Aprile 2024, 15:18

Erano finiti a processo per il reato di truffa aggravata, in quanto ignari automobilisti a seguito di un controllo da parte dei Carabinieri della stazione di Pontecorvo, si erano visti sequestrare l'auto ed elevare una salatissima multa, per mancanza della copertura assicurativa. Ma all’esito del processo sono stati assolti, si tratta di tre imprenditori di Pontecorvo. In particolare, a seguito di un controllo approfondito da parte degli investigatori dell’Arma, i contratti di assicurazione esibiti dagli automobilisti erano risultati falsi, pertanto, gli operanti avevano proceduto immediatamente ad ascoltarli a sommarie informazioni e dopo il sequestro delle auto e delle polizze avevano proceduto ad una immediata perquisizione nei confronti dei tre imputati.

LE PERQUISIZIONI

Nel corso delle perquisizioni erano state rinvenute nella disponibilità dei tre imputati delle polizze assicurative e dei certificati anagrafici tutti risultati falsificati, nonché computer e stampanti che, secondo gli operanti servivano per stampare polizze false ed ottenere così indebitamente il pagamento del premio assicurativo da parte degli assicurati.

In particolare, la Procura della Repubblica a seguito della notizia di reato dopo aver proceduto alla convalida del sequestro di quanto rinvenuto aveva incaricato il Ris di Roma affinché procedesse all'analisi dei software sottoposti a sequestro, al fine di verificare le operazioni compiute. Nel corso del dibattimento, sono stati escussi numerosi testimoni, oltre ai carabinieri operanti, sono stati ascoltati anche gli ignari automobilisti, i quali hanno confermato di aver regolarmente pagato li premio assicurativo e di aver ricevuto le polizze che poi sono risultate false.

La difesa dei tre imputati, rappresentata dagli avvocati Emanuele Carbone e Gaetano Mastronardi, sin dalle prime battute hanno sostenuto l'assoluta irrilevanza penale delle condotte poste ni essere dai loro assistiti, essendosi trattato di un errore di contabilità tra l'Agenzia di assicurazioni e i medesimi, ni quanto per mero errore le predette polizze, assolutamente non contraffatte, non erano state messe in copertura.

Pertanto, la tesi difensiva sostenuta dagli avvocati Emanuele Carbone e Gaetano Mastronardi è stata condivisa dal Giudice del Tribunale di Cassino ed ha assolto i tre imputati, disponendo li dissequestro di tutto li materiale informatico.

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