Ecografie mammarie, liste di attesa bloccate in Ciociaria

Unione Consumatori: "Da circa un mese non è possibile prenotarsi per gli esami"

Ecografie mammarie, liste di attesa bloccate in Ciociaria
di Elena Pittiglio
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Sabato 10 Febbraio 2024, 07:56

Arrivano nuove Tac, come quella inaugurata nei giorni scorsi all'ospedale di Sora, ma le liste di attesa sono bloccate. È il caso delle ecografie mammarie. Da circa un mese agli utenti non è consentita la prenotazione. A denunciarlo è l'Unione Consumatori di Cassino. «Gli esami sono bloccati in tutta la provincia - spiega il presidente Claudio Monticchio - Noi abbiamo inviato una missiva sia alla direzione sanitaria della Asl di Frosinone che al presidente della Giunta della Regione Lazio ma non abbiamo avuto riscontro. Ricordiamo che bloccare le liste di attesa è una pratica vietata dalla legge, la quale prevede, tra le altre cose, delle sanzioni che possono essere inflitte ai responsabili».

L'ecografia mammaria, trattandosi di un esame di estrema importanza sia in termini di prevenzione di tumore al seno sia per i controlli successivi a interventi chirurgici. Per questa ragione, fa sapere l'Unione Consumatori, è stata inviata una nota anche al Comando Provinciale dei Carabinieri e per conoscenza al presidente della Provincia, affinché si adoperino nei confronti della Asl di Frosinone per far ripristinare il servizio di prenotazione e perseguire gli eventuali responsabili.
«Inutile sbandierare campagne di prevenzione per il tumore al seno, se non si può nemmeno prenotare una ecografia mammaria - evidenzia Monticchio - Questo escamotage utilizzato spesso da diverse Asl, consente di non documentare il superamento dei tempi di attesa e di non farsi carico della spesa cui sarebbe tenuta per garantire la prestazione in via alternativa (intra-muraria o privata). Al momento della prenotazione si ha diritto di conoscere la data in cui la prestazione richiesta verrà effettuata e il tempo massimo di attesa per quella prestazione».

LA MOBILITAZIONE

E sulla questione delle lunghe liste di attesa intervengono anche il sindaco dei pensionati Spi e la Cgil di Frosinone e Latina . Una situazione che il sindacato considera inaccettabile visti i tempi lunghissimi che i cittadini devono attendere prima di eseguire un esame medico. È per questo che sia lo Spi sia la Cgil comprensoriale hanno deciso di far sentire le proprie voci con una mobilitazione generale. Tre giornate che vedranno il sindacato dare vita ad altrettanti presidi dinanzi le sedi Asl. Si parte martedì prossimo a Latina, dove si terrà il primo presidio al Santa Maria Goretti. Da Latina la mobilitazione arriverà a Frosinone il 21 febbraio prossimo, quando si ritroveranno tutti davanti la palazzina della direzione generale dell'Asl. L'ultimo sit-in si terrà il 27 febbraio a Gaeta presso il Distretto Sanitario.
«È evidente che vi è scarsa trasparenza e poca informazione da parte dell'Asl di riferimento quando gli interessati si rivolgono al Cup o Recup per le prenotazioni» dichiara la segretaria generale dello SPI Cgil di Frosinone Latina Beatrice Moretti. È sempre la segretaria a sottolineare: «La carenza di informazioni riguarda in particolare le modalità per richiedere il rispetto dei tempi di attesa, i percorsi di garanzia e il corretto sostitutivo utilizzo dell'intramoenia a carico dell'Azienda sanitaria, con il solo pagamento del ticket, ove dovuto».
Ma cosa chiede, in particolare, la Cgil? «Se l'Asl non garantisce il rispetto dei tempi massimi per erogare la prestazione sanitaria, la normativa di riferimento prevede che la stessa Asl indichi al cittadino le strutture pubbliche o private accreditate che assicurano il rispetto della tempistica» spiega. E se le strutture non siano nelle condizioni di erogare le prestazioni, cosa deve fare l'Azienda sanitaria? «La Asl deve autorizzare la prestazione in regime intramoenia. In questo caso il cittadino non dovrà sostenere alcun onere economico» chiarisce Beatrice Moretti.
 

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