Consumo di suolo, triste record ciociaro. A Frosinone incremento pari a 10 campi da calcio

Elaborazione grafica Ego Hub
di Giovanni Del Giaccio
3 Minuti di Lettura
Sabato 30 Luglio 2022, 09:10

Rosso scuro, quando va bene arancione, qualcosa giallino e poco, pochissimo verde. La carta della provincia di Frosinone che viene restituita dal rapporto dell'Istituto per la ricerca ambientale (Ispra) su Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici non lascia spazio a troppe interpretazione.
Nel territorio del capoluogo c'è la più alta concentrazione di suolo consumato pro capite, calcolato cioè in metri quadri per abitante (1,6) nel Lazio e anche la densità di consumo ovvero i metri quadri per ettaro (15,26). Nella regione per quanto riguarda i capoluoghi Roma - che ha un'estensione territoriale ben più grande - vede questo rapporto a 7,39, segue Viterbo con 4,16, Latina 2,28 e poi c'è Rieti con 0,98.
L'Ispra ha confrontato i dati del 2020 con quelli dello scorso anno e ha ricavato un incremento di 7,13 ettari, quanto 10 campi da calcio.
«Si tratta del valore più alto da un decennio a questa parte - dicono dal circolo Legambiente di Frosinone - Limitandosi a un confronto con gli anni più recenti, gli incrementi 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019 e 2019-2020 sono stati rispettivamente di 1,14, 1,08, 0,50 e 2,19 ettari, dunque di gran lunga inferiori a quello osservato nel 2021». Nella graduatoria sul nuovo suolo consumato nel 2021 nei comuni della Regione Lazio il capoluogo ciociaro si piazza alla settima posizione dopo Roma, Fiumicino, Fara in Sabina, Viterbo, Guidonia Montecelio e Monterotondo. Ma attenzione: i 6 comuni del Lazio che precedono Frosinone in questa classifica hanno una percentuale complessiva di suolo consumato inferiore (fra i capoluoghi di provincia, Roma ha il 23,5% e Viterbo il 6,1% contro il 29,6% di Frosinone). Frosinone è al 3° posto nel Lazio in quanto a percentuale di superficie consumata, venendo subito dopo Ciampino e Anzio, comuni che fra l'altro hanno un'estensione inferiore al capoluogo ciociaro. che «È inoltre saldamente al primo posto fra i 5 capoluoghi di provincia in quanto a densità di consumo di suolo 2020-2021 con 15,26 m2/ettaro» - aggiungono a Legambiente.

LA PROVINCIA

Nel territorio ciociaro il suolo consumato è stato di 22.261 ettari, vale a dire il 6,88%, con 471,28 metri quadri per ciascun abitante della provincia, un totale di 38 ettari, 0,8 metri quadri per abitante nel corso dell'ultimo anno e 1,17 metri quadri per ettaro nel confronto tra 2020 e 2021.
Un dato confortante, quest'ultimo, rispetto alle altre province del Lazio che vede Latina a 1,17, Rieti a 1,13, Roma 4,04 e Viterbo 2,26.

La media del Lazio è 2,37, mentre quella italiana è di 2,10

GLI ALTRI CENTRI

Ma non c'è solo il capoluogo nella classifica - poco onorevole - stilata dall'Ispra. Rispetto alla percentuale di suolo consumata nel 2021 , ad esempio, troviamo Piedimonte San Germano con 26,71% al quinto posto nel Lazio.
 
Il suolo consumato pro capite, vale a dire i metri quadri per abitante, vede indicati Posta Fibreno con 1952,63 e quindi Coreno Ausonio con 1808,30, sempre nel 2021.
Ma se Frosinone ha utilizzato nel 2021 quanto dieci campi di calcio, a Ceccano gli ettari rispetto all'anno precedente sono 2,68, a Cassino 2,35, Alatri 2,25, Anagni 2,20, Sora 2,10, Paliano 2,03.
In termini percentuale oltre ai citati Frosinone e Piedimonte seguono Isola del Liri (20,3%), Cassino (14,5), Broccostella (13,7), Ceccano (12,9), Boville Ernica (12,1) e Aquino (12%)
I più virtuosi? Monte San Giovanni Campano e Sant'Elia Fiumerapido dove il consumo è diminuito rispettivamente dello 0,08 e 0,57%. Sono 32, invece, i Comuni nei quali non c'è stato alcun incremento rispetto all'anno precedente. Non basta, però, ad evitare una colorazione rossa per la maggior parte dei centri della Ciociaria.
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA