Bancarotta Reclas: assolto Di Nota «Anni difficili, è stata una liberazione»

Il palazzo di giustizia di Cassino
di Vincenzo Caramadre
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Giovedì 18 Gennaio 2024, 07:29

Bancarotta nella liquidazione dalla Reclas: si è conclusa nel migliore dei modi, con un'assoluzione piena, la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista Antonio di Nota, ex sindaco di Colle San Magno e consigliere provinciale. Una vicenda giudiziaria nata nello svolgimento dell'incarico di commissario liquidatore della Reclas dall'agosto 2015 a maggio 2017, durata diversi anni e fino al giorno in cui la Reclas, - l'ex società che gestiva i rifiuti in provincia di Frosinone prima della costituzione dalla Società Ambiente Frosinone con sede a Colfelice - cessò tutte le attività operative.

L'ACCUSA

Di Nota, unitamente agli altri due ex liquidatori che si sono avvicendati negli anni, era accusato di bancarotta semplice, vale a dire di non aver tenuto libri, scritture contabili e libro degli inventari come la legge impone nei casi di liquidazioni societarie. Le indagini erano partite qualche mese dopo la liquidazione della Reclas, quando le fiamme gialle acquisirono la documentazione relativa alla gestione della società. Ma nei faldoni mancavano, secondo l'accusa, i documenti di gestione che avrebbero permesso agli inquirenti di ricostruire tutti i passaggi della società e l'analitica ricognizione delle entrate e delle uscite. Ma tutto, a quanto pare, non fu possibile. Si prefigurò un quadro tale che portò la procura di Cassino a chiedere il processo per i tre liquidatori, tra essi, appunto, l'ex sindaco di Colle San Magno, Antonio Di Nota. Nei giorni scorsi c'è stata l'udienza conclusiva dinanzi al tribunale di Cassino, in composizione monocratica (dottor Fassari), dove gli avvocati Giuseppe Sacco e Alessia Gargano, nel corso del dibattimento hanno ampiamente dimostrato come nessuna responsabilità poteva essere attribuita a Di Nota, di conseguenza è stato completamente assolto da ogni accusa.

LA REAZIONE

«Accolgo con gioia la notizia della mia assoluzione», ha dichiarato Antonio Di Nota. Il quale ha poi aggiunto: «E' stata una liberazione rispetto a un procedimento che mi vedeva imputato, ma per il quale non avevo alcuna responsabilità. Voglio ringraziare la mia famiglia, mia moglie Isabella e i miei figli Aurora e Paolo, sempre vicini durante questi anni non semplici. E soprattutto voglio ringraziare gli avvocati Giuseppe Sacco e Alessia Gargano che mi hanno assistito in maniera impeccabile, rassicurandomi sin da subito sulla mia estraneità circa il reato. Ha vinto la giustizia e da uomo che ha sempre servito le istituzioni con rispetto ne sono molto felice». Insieme all'ex consigliere provinciale Antonio Di Nota erano stati coinvolti anche altri liquidatori. Tra essi Cesare Fardelli (assistito di fiducia dall'avvocato Sandro Salera), per il quale, è stata pronunciata la sentenza assoluzione al pari di Di Nota. Si chiude così un lungo strascico giudiziari legati alla Reclas, per la quale uno degli ultimi atti dell'ex liquidatore fu la convocazione dell'assemblea dei socio per l'approvazione del ne bilancio di esercizio 2015.
 

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