In tempi che si annunciano duri per gli amanti dell'acqua frizzante a causa della scarsità dell'anidride carbonica, in provincia di Frosinone potrebbe sorgere uno stabilimento per la produzione e la commercializzazione del gas naturale, indispensabile per creare l'effetto bollicine e quanto pare diventato una merce preziosa. Sta lavorando al progetto la SolGroup, un'azienda storica di Monza, specializzata nella produzione e nella vendita di gas per uso medico, industriale e commerciale. Tutto è iniziato due anni fa quando la società ha presentato una richiesta di ricerca nella zona di Polla Monticchio, nel comune di San Donato Val di Comino. In questa area, come in altre zone dell'Italia centrale, si registra una fuoriuscita significativa di alcuni gas naturali. Uno in particolare: l'anidride carbonica. Fenomeno che non è sfuggito all'azienda lombarda.
La richiesta di ricerca è stata accordata dalla Regione Lazio a giugno del 2020.
L'azienda aveva messo subito le carte in chiaro sui possibili risvolti: «Se la ricerca desse esito favorevole, evidenziando una buona qualità e quantità del gas captato - si legge nel progetto - si trasformerebbe in risorsa naturale sfruttabile, soprattutto nell'industria alimentare, l'attuale dispersione in atmosfera di consistenti flussi di anidride carbonica».
ACQUA FRIZZANTE ADDIO?
E proprio l'industria alimentare in questi mesi sta soffrendo maggiormente la scarsità di anidride carbonica. L'aumento dei costi dell'energia e dei trasporti sta rendendo il reperimento della Co2 sempre più difficile, soprattutto per i scopi alimentari. Le aziende che la producono preferiscono destinarla al settore della sanità perché consente di rientrare dei costi, non trascurabili, per la produzione e la logistica. La Sant'Anna ha annunciato la sospensione della produzione di acqua frizzante, altri marchi cercano di tenere botta ma la situazione resta incerta.
Il progetto della SolGroup arriva dunque in momento particolare. L'intento dell'azienda, sempre dichiarato nella richiesta di ricerca, è quello di realizzare uno stabilimento nei pressi della fonte di Polla Monticchio. Un investimento importante sul quale la società si è messa subito al lavoro dopo i risultati dei sondaggi. Sui dettagli del progetto, per ora, resta il riserbo. Tutto sarà più chiaro quando verranno presentati i primi documenti alla Regione Lazio per ottenere l'autorizzazione. Nel rilasciare il permesso di ricerca, trattandosi di un intervento di piccola entità e limitato nel tempo, la Regione aveva escluso la necessità di sottoporlo alla Valutazione d'impatto ambientale. Tutto cambia ora con un progetto per lo sfruttamento permanente del gas naturale per fini industriali che comporterà anche la realizzazione di ben altre infrastrutture.