«È una risposta che non cambierà la situazione nell'arco di una settimana - ha aggiunto - ma almeno quello che si sta facendo è da più fronti e li facciamo insieme e da europei».
«Le tragedie del mare hanno spesso il volto dei bambini. Ma il dolore e l'indignazione per immagini che abbiamo visto troppe volte non bastano. Tocca a tutta l'Unione europea, a tutti i suoi Stati membri condividere il dovere e la responsabilità di assicurare a questi bambini, a tutti i bambini, un futuro», ha continuato al Mogherini.
«Dopo l'ultima tragedia del Canale di Sicilia, il nostro impegno ora, e il mio personale - ha assicurato - è andare fino in fondo sulla strada che abbiamo imboccato di una solidarietà nuova, che possa tradursi sin dagli appuntamenti della prossima settimana a New York e a Bruxelles in nuove azioni concrete per salvare vite umane nel Mar Mediterraneo, per contrastare il traffico di esseri umani e per condividere in Europa la responsabilità dell'accoglienza dei rifugiati».
«Accogliamo positivamente l'impegno nei confronti di tutti i minori che cercano in Europa un futuro, dichiarato oggi dall'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché, nell'ambito delle prime anticipazioni dei media sull'agenda Ue, la proposta dell'obbligo per tutti gli Stati membri di accogliere i migranti - ha commentato Valerio Neri, direttore generale di Save the Children - Ricordiamo infatti come il problema della migrazione sia duplice e vada affrontato da un lato adoperandosi per salvare vite umane, dall'altro accogliendo adeguatamente e assicurando la possibilità di costruirsi un futuro in Europa a tutti i minori che cercano disperatamente di fuggire da paesi in cui rischiano la vita quotidianamente».
Save the Children rileva come i Paesi dai quali si registra la maggior provenienza di minori siano quelli in cui esistono situazioni ad alto rischio per la malnutrizione e mortalità infantile. In Somalia, ad esempio, dalla quale sono arrivate in Italia dall'inizio dell'anno via mare 3.717 persone, di cui 722 donne e 556 bambini, si stima che più di un milione di persone soffrano di grave insicurezza alimentare, e il Paese risulta essere in assoluto il posto peggiore dove nascere ed essere madri e dove il tasso di mortalità sotto i 5 anni raggiunge 145,6 bambini ogni 1.000 nati vivi, o l'Eritrea, dove la mortalità infantile raggiunge il tasso di 49,9 bambini ogni 1000 nati vivi, o ancora, la Siria, paese in conflitto, dove secondo le stime l'insicurezza alimentare colpirebbe più della metà della popolazione e dal quale fuggire significa concedersi una speranza di sopravvivenza, e infine la Nigeria paese dove 11,2 milioni di persone sono malnutrite e una madre su 31 rischia di morire per cause legate alla gravidanza o al parto.
Nel corso dell'incontro Valerio Neri ha anche illustrato a Federica Mogherini il documento «2030: A World Without Extreme Poverty», che racchiude gli elementi essenziali dei nuovi obbiettivi di sviluppo sostenibile che saranno fissati dalle Nazione Unite a settembre 2015.
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