Diego Tavano: “le qualità umane sono alla base di ogni relazione di successo”

Diego Tavano: “le qualità umane sono alla base di ogni relazione di successo”
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Giovedì 20 Luglio 2023, 16:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 10:00

Nel mondo del welfare aziendale si parla molto di metodi di coaching e mentoring, pratiche di relazione che prendono spunto dall’universo sportivo. Con il procuratore sportivo Diego Tavano, parliamo di formazione in questo ambito che, oltre all’aggiornamento tecnico, prevede prima di tutto soft skills relazionali

Quello dell’agente sportivo, è un mestiere che unisce la passione per lo sport al talento manageriale e sviluppa la predisposizione all’ascolto e l’arte del consiglio, qualità che oggi vengono richieste a qualsiasi datore di lavoro che vuole impostare un clima sereno nella propria realtà.

Il ruolo del procuratore sportivo è fondamentale, come guida e confindente per raggiungere il successo che, però, non dipende soltanto da riconoscimenti professionali ed economici, “l’etica e il rispetto, alla base dello sport, devono avere lo stesso valore del contratto da sottoscrivere”. Questo il pensiero di Diego Tavano, amministratore delegato di BSM, società nata nel 2020 dall’incontro di tre imprenditori operanti in diversi settori, che tra i suoi atleti annovera anche il calciatore Edoardo Bove dell’AS Roma e il pilota di moto Fabio Di Giannantonio.

Il vecchio continente resta la patria del calcio e dei procuratori sportivi. Lo confermano i numeri delle licenze a livello internazionale: 4.171 quelle totali concesse dalla FIFA, di cui 538 solo in Italia. Il nostro paese per numero di agenti sportivi è secondo solamente alla Germania, prima nella classifica mondiale con 1.062 licenze, mentre al terzo posto c’è la Spagna con 477 e a seguire Turchia, Brasile, Francia ed Inghilterra.

Il percorso formativo che un futuro procuratore sportivo deve seguire rispetto al nuovo regolamento FIFA (in vigore da inizio anno 2023 ndr) prevede la presentazione di una domanda tramite la piattaforma dedicata agli agenti FIFA rispettando i requisiti di ammissibilità e, una volta approvata, il candidato deve sostenere due esami del CONI e della FIGC, il cui superamento porta alla licenza di agente FIFA che inaugura la strada professionale. “Non è affatto semplice, bisogna poi proseguire l’attività con costanti corsi di aggiornamento sul calcio moderno e, al di là dell’ottenimento della licenza, è molto difficile inserirsi in questo mondo e riuscire poi a farsi strada, servono la giusta formazione, sacrificio e adeguata preparazione e ci vogliono qualità umane, innanzitutto” ha ribadito Tavano.

L’esperienza sul campo insieme a contatti e doti di PR sono aspetti dai quali non si può prescindere, e aggiunge “Ci vuole talento per scovare il talento, tanti colleghi, infatti, hanno superato il duplice esame, ma senza i giusti riferimenti non si riesce ad operare perché per il 90% si tratta di un lavoro di pubbliche relazioni”.

Per Tavano al centro di tutto vi è sempre un codice etico nei confronti del lavoro, che sta del resto alla base di qualsiasi relazione sia di coaching, mentoring o tutoring. “Quando mi interfaccio con le persone di questo ambito e gli atleti che seguo, cerco di cogliere il valore morale di chi ho di fronte, il rispetto che merita e quello che riguarda la parte interiore, oltre all’apparenza.

Mi colpisce l’onestà innanzitutto e il legame con la famiglia, anch’esso determinante se si vuole instaurare un percorso vincente perché virtuoso”.

A dimostrazione dell’inversione di approccio operata in molti ambiti lavorativi, in tutti quelli in cui le persone sono messe al centro di uno scopo comune che genera welfare per la collettività, il lavoro dell’agente contempla dunque anche un importante aspetto psicologico – sottolinea Tavano – “io baso tutto sulla relazione agente-atleta, ho sempre messo in secondo piano il tema economico, cercando prima di soddisfare i miei sportivi e, solo dopo, trovare un accordo con le loro società”.

L’incarico di procuratore sportivo, che permette di lavorare per qualsiasi disciplina sportiva, si può svolgere anche a livello internazionale attraverso partnership con agenzie sparse in tutto il mondo. I guadagni sono molto variabili, oscillano tra i 20.000 euro l’anno e superano i 300 mila annui per chi ha nella sua scuderia diversi giocatori di serie A.

Lucia Medri

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