Secondo il documento, in Italia, oltre 909 mila persone seguono pagine, canali o gruppi Facebook e Telegram nei quali si dialoga sul tema vaccini. Oltre la metà di questi (457 mila) segue pagine, canali o gruppi No Vax. Tra marzo e maggio 2021, gli utenti No Vax Covid-19 sono più che raddoppiati (+136%).
"Dati che ci dimostrano quanto sia pericolosa e diffuso un altro virus – ha dichiarato Marco Trabucco Aurilio, professore di medicina del lavoro dell'Università del Molise e Consigliere di amministrazione della Fondazione MESIT –. Le fake news, specialmente quando si tratta di salute, contagiano milioni di cittadini attraverso i social e gli strumenti digitali. Una pandemia nascosta che crea danni enormi e che, pur se digitale, ha un costo altissimo in termini di vite umane nel mondo reale. La lotta alla disinformazione, per tale ragione, deve diventare una priorità delle Istituzioni al loro livello più alto. Altri Paesi, in primis gli Stati Uniti, hanno messo in campo risorse e strumenti operativi di contrasto, in Italia siamo in forte ritardo.
"Il proliferare delle fake news ha determinato ad inizio anno un rallentamento delle vaccinazioni che, purtroppo, si sta nuovamente verificando in questo ultimo periodo – dice il Prof. Francesco Saverio Mennini, direttore del EEHTA del Ceis – Un recente ricerca, condatta insieme a Kingston University , ha infatti dimostrato come "correre" nelle vaccinazioni è necessario non solo per salvare più vite, ma anche per evitare che si apra una nuova grande faglia nell'economia del nostro Paese ,quasi 6 punti di PIL ogni anno fino al 2022".
Sul tema della disinformazione in sanità, la Fondazione MESIT istituirà ad ottobre, un tavolo di lavoro con l'obbiettivo di sviluppare ed attuare una nuova visione ed un nuovo approccio digitale di contrasto alle fake news che possa essere fruibile da tutti cittadini italiani. Un progetto organico - così come auspicato nell'ultimo vertice del G7 dello scorso 13 giugno alla fine del quale si identificava la lotta alla disinformazione come la vera sfida cruciale e prioritaria per l'UE e tutto il G7 - nel quale si abbia la piena e completa partecipazione delle piattaforme on line, delle Istituzioni pubbliche, nazionali ed europee, delle aziende e dei diversi attori ed operatori coinvolti.
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