Lvmh compra Tiffany per 14,7 miliardi di euro

Lvmh compra Tiffany per 14,7 miliardi di euro
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Lunedì 25 Novembre 2019, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 19:12
Lvmh compra Tiffany per 16,2 miliardi di dollari (circa 14,7 miliardi di euro), in quella che è la maggiore operazione di sempre nel settore del lusso. Una transazione che, secondo gli analisti, spiana la strada a una corsa al consolidamento del comparto, con i marchi protagonisti costretti a rafforzarsi per competere con il gigante di Bernard Arnault del quale fanno parte non solo i gioielli preferiti di Audrey Hepburn, ma anche nomi come Bulgari, Dior, Givenchy e Fendi.

«Tiffany è un'icona americana. Ne abbiamo un immenso rispetto e ammirazione. Siamo orgogliosi di aver Tiffany accanto ai nostri marchi e lavoreremo per assicurare che continui a prosperare per i prossimi secoli» afferma Arnault, l'amministrare delegato di Lvmh e uno degli uomini più ricchi al mondo, augurandosi di riuscire a seguire con Tiffany lo stesso modello usato per aumentare le vendite e la redditività di Bulgari, acquistata da Lvmh nel 2011. «Quando si è un marchio indipendente e quotato su un listino di borsa americano, l'obiettivo è l'utile del trimestre successivo. Noi possiamo» liberare Tiffany da questo e consentirle «di avere un approccio diverso» aggiunge Arnault.

Fondata nel 1837 e famosa per le sue confezioni celesti, Tiffany ha cementato la sua popolarità con il film del 1961
'Colazione da Tiffany'. «È l'unico marchio che conosco che ha un suo colore» dice Arnault. Ma l'aura magica è svanita negli ultimi anni e non sono pochi i dubbi degli esperti del settore sulla logica che ha spinto Arnault ad acquistare un marchio che è scivolato fuori dalla lista dei brand top-tier. Di sicuro con Tiffany, Lvmh può rafforzarsi negli Stati Uniti, posizionandosi meglio per competere con la svizzera Richemont. Gli analisti di Equita vedono per Lvmh anche un effetto positivo sui conti, con gli utili previsti salire del 5% nel 2020. Secondo indiscrezioni, Lvmh vede un grande potenziale in Tiffany, considerata una bella addormentata che non ha approfittato del recente balzo dell'industria della gioielleria. Nei piani francesi ci sarebbe un rilancio del gruppo, con investimenti per accelerare l'attuale strategia di marketing del gruppo, incluso il lancio di più prodotti e modifiche per rendere il marchio più attraente agli occhi dei millenial. In molti si chiedono ora cosa Audrey Hepburn penserebbe di una Tiffany che parla francese. E molti sono convinti che non ne sarebbe affatto dispiaciuta.

 
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