Superbonus, con stop sconti in fattura e cessione del credito «conseguenze per i condomini». Confedilizia: «Serve una norma di salvaguardia»

L'intervista al presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa

Superbonus, con stop sconti in fattura e cessione del credito «conseguenze per i condomini». Confedilizia: «Serve una norma di salvaguardia»
di Francesco Bisozzi
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Mercoledì 27 Marzo 2024, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 12:33

Duro il commento di Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, sulle nuove limitazioni per il Superbonus. «Così si mettono in difficoltà le famiglie e nei condomini, dove già regnava il caos, la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente».

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La stretta però era nell'aria.

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, vede il Superbonus come un nemico dei conti pubblici, ma il decreto legge approvato a sorpresa ieri in Consiglio dei ministri, secondo il numero uno dell'organizzazione che raggruppa le associazioni dei proprietari immobiliari, ci va giù pesante.


Cosa contesta del nuovo intervento?
«Va bene tenere in equilibrio i conti pubblici, ma così si mettono in difficoltà migliaia di famiglie che si sono fidate del governo e che adesso rischiano di rimanere scoperte».


Si riferisce allo stop dello sconto in fattura e della cessione del credito?
«Guardi, speravamo che la telenovela del Superbonus fosse finita, ma evidentemente non è così». 


Cosa intende? 
«Gli ultimi provvedimenti adottati dal governo Meloni non andavano in questa direzione, infatti alcuni confermavano la cessione del credito e lo sconto in fattura per determinate fattispecie di intervento, come per esempio l'abbattimento delle barriere architettoniche». 


Cosa chiedete a questo punto al governo? 
«Per prima cosa mi auguro che nel decreto appena approvato vi sia almeno una norma transitoria che tuteli chi si è avvalso delle ultime disposizioni previste dal governo. L'ho già detto, non si possono danneggiare le famiglie cambiando di punto in bianco le regole».


Stop anche alla disposizione sulla remissione in bonis, che avrebbe consentito, fino al 15 ottobre, le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute?
«Anche in questo caso non comprendo il motivo di questa scelta. Quella disposizione aveva la finalità di venire incontro a chi ha avuto dei ritardi che non sono dipesi da lui». 


Insomma, nonostante tutte le falle di questo strumento, le sembra una stretta esagerata?
«Guardi, penso senz'altro che lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito avrà delle conseguenze sulle famiglie. C'erano già tante persone che rischiavano di finire in difficoltà per la cattiva gestione dell'attività post Superbonus. Ora ce ne saranno ancora di più».


Si rischia il caos nei condomini?
«Assolutamente sì, nei condomini il caos è destinato ad aumentare, soprattutto, come ho detto, in assenza di una norma di salvaguardia per le situazioni pendenti».


Cosa proponete?
«Basta legiferare. È il momento di programmare. Serve un riordino generale di tutti gli incentivi edilizi che esistono dal lontano 1997. Con questo riordino lo stato risparmierebbe molte risorse, anche di più di quelle che può riuscire a recuperare con questi interventi spot».
 

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