Sace, due settimane di iniziative per l'export del Made in Italy. L'ad Ricci: «In prima linea per promuovere le nostre eccellenze»

Un evento pensato per approfondire i contenuti della "Where to Export Map" e per evidenziare l’importanza del ruolo dell’innovazione e della sostenibilità

Sace, due settimane di iniziative per l'export del Made in Italy. L'ad Ricci: «In prima linea per promuovere le nostre eccellenze»
di Francesco Bisozzi
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Giovedì 11 Aprile 2024, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 07:30

Vola l'export tricolore. Nell'ambito di Sace for Made in Italy Free Days, due settimane di iniziative gratuite dedicate alle aziende che vogliono farsi conoscere all'estero, il gruppo assicurativo-finanziario, controllato dal ministero dell’Economia, ha celebrato uno speciale open day che ha coinvolto contemporaneamente gli uffici di Roma, Milano, Bologna, Napoli e Venezia. Un evento pensato per approfondire i contenuti della "Where to Export Map", una bussola per le eccellenze italiane che si affacciano fuori dai confini nazionali, ma anche per evidenziare l’importanza del ruolo dell’innovazione e della sostenibilità.

L'open day

Durante l'open day è stato affrontato poi il tema dei rischi climatici, alla luce della crescente esposizione delle imprese a fenomeni geologici e ambientali estremi sempre più frequenti. Alle aziende che vogliono assicurarsi contro i danni causati da alluvioni o terremoti, Sace ora propone il nuovo strumento digitale “Protezione Rischio Clima”. Così l'ad di Sace, Alessandra Ricci: «Con questa iniziativa nelle cinque sedi di Sace, in collegamento da Nord a Sud, volta a promuovere le eccellenze italiane che portano alta la bandiera del Made in Italy all’estero, confermiamo con orgoglio il nostro ruolo al fianco del tessuto imprenditoriale italiano». Il 15 aprile, giorno della nascita di Leonardo da Vinci, si festeggerà per la prima volta la giornata nazionale del Made in Italy. «Siamo in prima linea con una serie di eventi e iniziative in occasione della giornata nazionale appena istituita dal ministero delle Imprese e del Made in Italy», ha aggiunto l'amministratore delegato di Sace. 

Gli indicatori

La "Where to Export Map 2024" di Sace è il mappamondo digitale interattivo che traccia le vie della crescita per le aziende e le piccole e medie imprese che esportano e investono nel mondo in circa 200 mercati esteri. Questo particolare mappamondo si avvale di un set aggiornato di indicatori che valutano a tutto tondo profili di opportunità e rischi: il rischio di credito, il rischio politico e i rischi socio-ambientali – questi ultimi sviluppati in collaborazione con la Fondazione Enel – che comprendono cambiamento climatico, benessere sociale e transizione energetica.

In questo contesto, le nuove tecnologie e l’AI stanno trasformando le economie, garantendo aumenti di produttività, crescita e resilienza.

Secondo l’ufficio studi di Sace, un Paese che investe nell'intelligenza artificiale e nelle nuove tecnologie per un terzo dei settori e ne incrementa la produttività del 20%, genera un effetto moltiplicatore su tutta l’economia dell’1,3% annuo per i primi cinque anni e dello 0,6% nei primi dieci. Se si ipotizzasse invece un investimento a tutto campo sull’economia di un Paese, l’incremento annuale sarebbe dell’1,5% per circa 10-20 anni. 

Il confronto

L'iniziativa Sace For Made in Italy, le due settimane di iniziative gratuite che Sace ha organizzato con il patrocinio del ministero delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso, ha permesso alle imprese di confrontarsi con i referenti del gruppo assicurativo-finanziario sul territorio e con gli economisti dell’ufficio studi per approfondimenti sull’export regionale e sulle tematiche legate alla sostenibilità e all’intelligenza artificiale. Non solo.

Le aziende che vogliono espandersi fuori dall'Italia hanno anche avuto l'opportunità di ascoltare le testimonianze di altre imprese che hanno già portato il Made in Italy nel mondo. Tornando invece allo strumento “Protezione Rischio Clima”, questo è rivolto a tutte le società che vogliono assicurarsi contro i danni derivanti dai rischi climatici. 

L’Italia è il Paese europeo più vulnerabile alle catastrofi naturali, con più del 70% del territorio esposto al rischio sismico e idrogeologico. La nuova polizza offre, anche alle Pmi, la possibilità di assicurare terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali contro i danni provocati da calamità naturali ed eventi catastrofali come sismi, alluvioni, esondazioni, inondazioni e frane.

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