Reddito emergenza, per 8 su 10 l'assegno si fermerà a 640 euro

Reddito di emergenza, per 8 su 10 l'assegno si fermerà a 640 euro Come funziona
di Francesco Bisozzi
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Lunedì 8 Giugno 2020, 00:20 - Ultimo aggiornamento: 16:07

Il reddito di emergenza si ferma a 640 euro. L'entità del sussidio, operativo per due mesi, varia tra i 400 e gli 800 euro. Ma oltre la metà dei potenziali nuclei percettori, addirittura circa l'80 per cento delle famiglie che percepiranno il Rem secondo i calcoli che gli esperti dei centri di assistenza fiscale hanno eseguito sulla base dei valori Isee in loro possesso, otterrà una somma compresa tra 400 e 640 euro.

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L'importo varia a seconda del numero e della tipologia dei componenti del nucleo richiedente. L'Inps ha illustrato il metodo di calcolo nella circolare n.69 del 3 giugno: i single incasseranno 400 euro, i nuclei formati da due adulti 540 euro, quelli con due adulti e un minorenne 640 euro, con due adulti e due minorenni 720 euro, con tre adulti e due minorenni 800 euro.

A conti fatti, solo un beneficiario su dieci può aspirare alla cifra massima. Il parametro della scala di equivalenza utilizzato è pari a 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di 18 anni e di 0,2, per ogni ulteriore componente minorenne, fino a un massimo di 2 (o di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza). La misura, il cui costo è di poco inferiore al miliardo di euro, raggiungerà 867 mila famiglie e circa 2 milioni di persone. Il 60 per cento dei potenziali beneficiari, sempre secondo le prime simulazioni effettuate dagli esperti dei Caf, si troverebbe nel Mezzogiorno.

L'assegno andrà alle famiglie con un valore Isee non superiore a 15 mila euro e un reddito familiare inferiore ad aprile alla somma garantita dal sussidio, a patto che al loro interno non vi sia un titolare di pensione diretta o indiretta o di un rapporto di lavoro con una retribuzione lorda mensile superiore al valore della prestazione anti-Covid19. Il patrimonio mobiliare dei percettori non deve esssere superiore a diecimila euro, ma l'asticella sale a ventimila euro quando a richiedere l'indennità sono le famiglie numerose.

Altra tegola. Oltre centomila domande presentate in pochi giorni, ma molte di queste saranno respinte. Lo ha comunicato l'Inps, precisando che «l'esame delle prime richieste per il Rem ha evidenziato come numerose domande siano prive di una Dichiarazione sostitutiva unica». All'inizio del mese l'istituto aveva ribadito che per accedere al beneficio, oltre a possedere i requisiti socio-economici previsti dalla legge, è necessario avere una Dsu valida. Risultato? Molte richieste pervenute all'Inps in questi giorni saranno rigettate. Chi verrà escluso perché sprovvisto della Dichiarazione sostitutiva unica potrà presentare una nuova istanza entro la fine del mese.
 

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