(Teleborsa) - Nel 2021 "la dinamica del PIL in Italia è andata molto bene, siamo cresciuti del 6,6%, un po' più rapidamente di altri paesi, anche perchè nel 2020 eravamo caduti di più" di altri paesi, con un meno 9% circa del PIL.
Così il Ministro dell'Economia, Daniele Franco, intervenendo al convegno "Due anni in trincea" della Fondazione Stensen, a Firenze. Questo mentre "noi vediamo da un quarto di secolo un cui siamo cresciuti poco, e tenuto presente che dietro al Pil vi sono retribuzioni e posti di lavoro. In Italia investiamo poco: da vari decenni l'Italia investe relativamente poco, spendiamo poco in ricerca e sviluppo. E dietro al nostro ristagno - ha detto- c'è una produttività del lavoro insoddisfacente".
Quanto al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza "è uno sforzo enorme e se tutto questo funziona l'impatto sull'economia può essere molto ampio" ha proseguito Franco. "Ci si attende dal piano una dinamica del PIL più elevata, una stima - ha aggiunto - è che nel 2026 potrebbe essere di 3,6 punti più elevato" rispetto a quello che sarebbe senza il PNRR.
"Sappiamo anche che la crescita viene dalle imprese, dal settore privato, dalla propensione a investire e a innovare", mentre in Italia negli anni scorsi "la dinamica degli investimenti non è stata particolarmente buona", dice Franco rilevando che nel 2021 la dinamica degli investimenti è stata positiva, anche da parte delle imprese. "E oltre a imprese dinamiche", ha proseguito, per crescere "serve una società aperta alle innovazioni e una società che tende a diventare piu' anziana potrebbe essere meno propensa a innovare. Qui rischiamo un circolo vizioso. Una società che cresce poco non remunera molto il lavoro, dobbiamo cercare di spezzare questo circolo vizioso per cui l'aspetto della demografia è rilevante: l'innovazione - ha concluso - si fa con più giovani".
"Per far crescere un paese con 60 milioni di abitanti non vi sono ricette miracolose: è un paese che ha bisogno di interventi molto pervasivi, molto strutturali. Sappiamo che deficit più alti non sono la soluzione, che non danno per forza una crescita più ampia.
Pnrr, Franco: sforzo enorme, ampio impatto su economia (se funziona)
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Venerdì 25 Marzo 2022, 20:45 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 15:40
Ma che la qualità dell'intervento pubblico" su questo "è fondamentale e lì abbiamo molti margini di miglioramento".
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