I dati tengono conto del fatto che, fino al 31 dicembre 2017, Nexi non aveva l'obbligo di predisporre il bilancio consolidato, e che e la struttura finanziaria del Gruppo si è modificata significativamente negli ultimi anni per effetto di una serie di operazioni di natura straordinaria, con particolare riferimento a quella di Mercury Payment Services. I dati sono dunque relativi al perimetro di attività che andrà in quotazione. Al netto di queste incorporazioni, i ricavi operativi netti si attesterebbero a 550 milioni di euro e l'ebitda normalizzato toccherebbe i 278 milioni di euro.
Nelle scorse settimane è stato dato inizio al processo per l'ammissione alle negoziazioni di Piazza affari delle azioni ordinarie del gruppo. Nello stesso periodo, il cda ha anche approvato una proposta di aumento di capitale, da eseguirsi nel contesto della quotazione, che si attesta a un controvalore compreso tra i 600 e i 700 milioni di euro. La concretizzazione dell'operazione è però subordinata all'avallo dell'assemblea straordinaria e le condizioni di questa saranno stabilite all'interno dell'offerta propedeutica all quotazione in Borsa.
Nexi ha anche pubblicato il nuovo piano industriale 2019/2023 che conferma la volontà di investire per rafforzare il ruolo di Nexi quale PayTech leader in Italia nello sviluppoppo dei pagamenti digitali in partnership con le banche.
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