A guidare la classifica degli appassionati di formaggi Made in Italy sono Germania, Francia e Regno Unito, mentre fuori dall'Europa sono gli Stati Uniti il principale mercato, con le Dop (denominazioni di origine), dal Parmigiano al Grana, dal Gorgonzola al Pecorino, dal Taleggio al Provolone, che rappresentano più del 40% del totale dei consumi nel mondo.
Gli acquisti di formaggi italiani nel 2019 sono cresciuti del 25,8% in Germania, del 16,2% in Gran Bretagna e addirittura del 7,5% in Francia storica rivale casearia dell'Italia. Ma anche nel resto del mondo i formaggi Made in Italy stanno vivendo un vero e proprio boom con un balzo del 40% in Giappone e del 16,3% negli Stati Uniti che sono però – ricorda Coldiretti – i principali creatori di falsi tarocchi Made in Italy con il quantitativo record di 2,4 miliardi di chili all'anno venduti anche con nomi che richiamano esplicitamente le specialità casearie più note del Belpaese senza averci nulla a che fare, dalla mozzarella alla ricotta, dal provolone all'asiago, dal parmesan al romano ottenuto però senza latte di pecora.
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